Boeing, pugno duro: “Assunzioni congelate e tagli”

Boeing, pugno duro: “Assunzioni congelate e tagli”
19 Settembre 12:07 2024 Stampa questo articolo

Liquidità a rischio, una perdita di 100 milioni al giorno e ritardi nelle consegne. Le conseguenze del maxi sciopero mettono a rischio la stabilità finanziaria di Boeing, che risponde con toni forti: in un messaggio ai dipendenti il direttore finanziario, Brian West, ha annunciato che l’azienda ha deciso di congelare le assunzioni e si prepara a effettuare «tagli significativi alle spese di approvvigionamento, oltre all’introduzione di licenziamenti temporanei nelle prossime settimane».

La mobilitazione sine die di oltre 30.000 lavoratori della produzione di 737 Max e 777, la prima dopo 16 anni, è scattata venerdì scorso dopo il no della base all’accordo sindacale, relativo a un aumento del 25% del salario. Sindacati e azienda sono tornati a sedersi al tavolo delle trattative, ma la situazione rischia di aggravarsi se non si troverà in fretta un’intesa.

Fitch, Moody’s e S&P Global Ratings, le tre maggiori agenzie di rating degli Stati Uniti, hanno già messo in guardia sull’impatto dello sciopero che, se prolungato, metterebbe a rischio non solo il rating creditizio della società, ma anche alcuni conti in declino, su cui hanno già cominciato a farsi sentire gli effetti della “crisi reputazionale” e degli incidenti di un 2024 da incubo, aperto dall’incidente occorso a un volo dell’Alaska Airline e proseguito tra una disavventura e l’altra, che ha comportato il cambio del ceo, da Dave Cahloun a Kelly Ortberg.

Inoltre, alcune compagnie, Ryanair in testa, alzano la voce e lamentano danni ingenti per lo stop alla produzione e al ritardo nelle consegne degli aeromobili da parte di Boeing, problema, quest’ultimo, che riguarda anche il rivale Airbus. Michael O’Leary ha sottolineato che, qualora la cessazione delle attività dovesse protrarsi, potrebbe compromettere i piani di crescita della sua compagnia, fortemente dipendente da Boeing, in particolare dal 737. Ryanair, infatti, contava di ricevere 30 aerei entro l’estate del 2025, numero già sceso a 25 e che rischia di essere ulteriormente ridotto a 20.

MA PER BOEING ARRIVANO ORDINI DALLA CINA

E in un momento così delicato è la Cina a tendere una mano al colosso americano. China Development Bank Financial Leasing, attraverso la sua unità di leasing di aeromobili, ha dichiarato che acquisterà 50 modelli di 737-8 di Boeing. Non sono stati resi noti i dettagli finanziari dell’acquisto. La consegna è prevista tra il 2028 e il 2031.

Un accordo stipulato per “ottimizzare la struttura della flotta e aumentare la percentuale di aerei di nuova generazione”. È la seconda grande acquisizione recente di aerei da parte dell’azienda cinese, dopo l’annuncio della scorsa settimana di un ordine per 80 Airbus A320neo, con consegne previste a partire dal 2030.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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