E Boeing, all’improvviso, rialzò la testa, scrollandosi di dosso tutte le scorie di un annus horribilis. Guai a cantare vittoria troppo presto, ma ripensando al gennaio del 2024 – con il caso Alaska, padre di tutti i guai – e a quello del 2025 – 45 velivoli consegnati e superata Airbus, ferma a 25 – quantomeno le premesse sembrano diverse.
Non solo. Il colosso spaziale americano, che schiuma rabbia e non vede l’ora di “regolare” i conti con il passato (non solo quelli economici, sui quali è già intervenuto pesantemente il ceo Robert “Kelly” Ortberg), allunga lo sguardo verso il mercato di India e Asia meridionale e si frega le mani: il report di Boeing stima che le compagnie aeree dell’area quadruplicheranno in 20 anni il loro numero attuale di velivoli. Vuoi vedere che la ruota sta girando?
La revenge di Boeing, dunque, passa da qui.
IL SORPASSO SU AIRBUS
Non accadeva da marzo 2023. Per la prima volta da quasi due anni Boeing ha superato la sua grande rivale Airbus nelle consegne mensili: 45 a 25, palla al centro. Nulla di epocale, per carità, però un piccolo segnale di come la cura Ortberg, che aveva promesso un cambio di passo con una politica di “lacrime e sangue“, stia cominciando a dare i primi frutti. Non a caso il gruppo americano sta lavorando duramente per tornare a una situazione di normalità, con processi più sicuri di prima.
Peraltro, dicembre 2024 è risultato il mese con il più alto numero di produzione e consegne per Boeing, 105 velivoli. C’è un però: a dicembre – ricorda il portale spagnolo Preferente – si tende a consegnare più aeromobili, aumentando il numero totale relativo all’anno in chiusura, mentre a gennaio si punta a diminuire la cifra.
In ogni caso, dei 45 aerei consegnati a gennaio, 40 erano 737 Max: cui sette alla United, cinque alla Southwest e tre alla Air Lease. Boeing, lo ricordiamo, non ha l’autorizzazione statale per produrre più di 38 velivoli 737 al mese, quindi due di quelli consegnati a gennaio appartenevano alla produzione precedente. Le autorità americane chiedono all’azienda di “ripulire” i propri processi prima di poter aumentare e normalizzare il ritmo di produzione.
PASSAGGIO IN INDIA
In un report Boeing la considera “la crescita più rapida al mondo“. Il colosso spaziale americano stima che le compagnie aeree di India e Asia meridionale aggiungeranno alle loro flotte ben 2.835 velivoli commerciali nei prossimi 20 anni, quadruplicando così il numero attuale, come riporta Preferente.
La previsione – che si basa sulla crescita sostenuta della flotta nell’ultimo decennio – supera quella precedente, pubblicata l’anno scorso, che parlava di 2.705 aerei commerciali in 20 anni. Secondo Boeing, l’aumento si spiega con “l’incremento della classe media e la sana crescita economica che stimola i viaggi in India”. E infatti sull’impennata di richiesta pesa anche il rapido miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti.
«Le persone avranno più accesso all’aviazione e le compagnie aeree hanno bisogno di aeromobili più efficienti per soddisfare tale domanda», sottolinea Ashwin Naidu, direttore commerciale di Boeing per l’India e la regione.
Nel dettaglio, le compagnie aeree della regione (India, Sri Lanka, Bangladesh e Pakistan) prenderanno in consegna 2.445 nuovi aerei a corridoio singolo, ovvero circa nove su dieci, mentre le dimensioni della flotta a fusoliera larga saranno quadruplicate grazie all’aggiunta di 370 velivoli.
Inoltre, precisa ancora Boeing, anche la domanda di piloti, personale di bordo e tecnici aumenterà di 4 volte nei prossimi 20 anni, raggiungendo le 129.000 unità. Il traffico aereo nella regione crescerà di oltre il 7% all’anno fino al 2043, guidato da una migliore connettività e da politiche che supportano la liberalizzazione dei viaggi aerei.
In questo momento l’India rappresenta il terzo mercato mondiale dell’aviazione dopo gli Stati Uniti e la Cina e le sue compagnie aeree contano oggi circa 1.800 aerei in ordine. È anche il mercato in più rapida espansione, guidato dalle due principali compagnie, IndiGo ed Air India.
È vero, c’è l’agguerrita concorrenza della stessa Airbus, della brasiliana Embraer e di Comac, che però parte da una chiara situazione di svantaggio: la grande ostilità dell’India nei confronti della Cina.
Anno 2025, Boeing riaccende i motori. Sembra quasi di vedere un Ortberg formato coach Nba che si sbraccia e incita i suoi ad andare all’attacco: «C’mon guys!». D’altronde, la partita è appena iniziata.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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