Inconvenienti e concorrenza spietata: non c’è pace per Boeing. L’esplosione del portellone del 737 Max-9 si è trascinata dietro un problema dopo l’altro, tra aerei con bulloni allentati e competitor sempre più agguerriti dall’Europa e dalla Cina.
L’ultimo nuvolone nero che incombe minaccioso sull’azienda americana è apparso nei cieli del Giappone, dove un Boeing 737-800 della All Nippon Airways è stato costretto a tornare allo scalo di partenza per una crepa trovata sul finestrino della cabina di pilotaggio. La notizia è stata diffusa dalla stessa compagnia aerea.
L’aereo era in volo dall’aeroporto di Sapporo, sull’isola di Hokkaido, a quello di Toyama, sull’isola di Honshu. La All Nippon Airways ha comunque fatto sapere che la crepa non ha influito né sulla pressurizzazione dell’aereo né sul suo controllo e che i 59 passeggeri e i sei membri dell’equipaggio non hanno avuto problemi.
Grattacapi interni, quindi, ma anche rivali in pressing che tolgono il fiato a Boeing. La compagnia americana Delta e quella di Taiwan, Eva – riferisce preferente.com – hanno infatti deciso di rivolgersi ad Airbus per acquistare 68 aerei A350 – 50 Delta e 18 Eva – il modello più grande costruito dal produttore europeo. L’A350-1000 è il leader del lungo raggio e con queste unità Delta potrebbe volare in India, Dubai o Melbourne dagli Stati Uniti, rotte che oggi invece necessitano di uno scalo a Seoul.
Attualmente Delta Air Lines opera con oltre 450 aeromobili Airbus appartenenti a tutte le famiglie di prodotti Airbus, dall’A220 all’A350-900, e conta ordini per oltre 200 ulteriori aeromobili aggiuntivi. Una volta aggiunto alla flotta, Delta beneficerà dell’efficienza operativa dell’A350-1000, che si traduce in una riduzione del 25% nei consumi di carburante, nei costi operativi e nelle emissioni di Co, oltre a una riduzione del rumore del 50% rispetto agli aeromobili concorrenti della generazione precedente.
Boeing che fa? Lascia o raddoppia?