Boeing, finanze a rischio in caso di sciopero prolungato

Boeing, finanze a rischio in caso di sciopero prolungato
17 Settembre 11:32 2024 Stampa questo articolo

Lo sciopero sine die si è abbattuto come una scure su Boeing che rischia di perdere l’equilibrio. La stabilità finanziaria del colosso spaziale americano sarebbe a rischio, è il monito lanciato dalle tre maggiori agenzie di rating Usa – Fitch, Moody’s e S&P global ratings – in merito all’impatto dell’agitazione sull’azienda. Iniziata venerdì scorso, coinvolge oltre 30.000 dipendenti di Seattle e Portland (dove viene prodotto il 737 Max) che a larga maggioranza hanno rispedito al mittente le proposte contrattuali della società al tavolo delle trattative.

In sostanza, Fitch, Moody’s e S&P global ratings avvertono che uno sciopero prolungato potrebbe portare a un declassamento del rating di Boeing, già oberata da un debito monstre di 60 miliardi di dollari (54 miliardi di euro).

S&P Global Ratings aveva già avvertito che uno scontro prolungato tra vertici societari e sindacati potrebbe ritardare la ripresa della produzione di aerei e incidere sul suo rating complessivo.

Il rating creditizio investment grade di Boeing Company ha uno spazio limitato per uno sciopero, puntalizza Fitch Ratings: “Se l’attuale sciopero durasse più di una o due settimane, difficilmente metterebbe pressione sul rating. Tuttavia, senza data di scadenza, potrebbe avere impatti operativi e finanziari significativi e aumentare il rischio di un downgrade. In uno scenario simile il management di Boeing avrà probabilmente bisogno di accedere a nuove fonti di liquidità per raggiungere i suoi obiettivi”.

Per Moody’s si profilerebbe un downgrade qualora Boeing dovesse accollarsi un nuovo debito, oltre al capitale raccolto per coprire le sue esigenze di liquidità. L’azienda dovrà pagare circa 12 miliardi di dollari (10,8 miliardi di euro) di debiti sino alla fine del 2026.

La posizione di Boeing è stata espressa dal direttore finanziario, Brian West: «In primo luogo vogliamo dare priorità al credito investment grade. Quindi stabilizzare la fabbrica e la catena di fornitura, ma quest’ultimo obiettivo è diventato più difficile. Siamo pronti a integrare la nostra posizione di liquidità per sostenerli entrambi».

L’ultimo sciopero di Boeing, nel 2008, è durato 57 giorni, l’arresto della produzione 52 giorni e ha richiesto dalle 4 alle 6 settimane affinché tornasse ai livelli precedenti. Se non è un anno bisestile questo…

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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