by Redazione | 22 Agosto 2022 12:06
Non c’è ancora una data ufficiale, ma il bonus dei 200 euro anti rincari e inflazione sarà veicolato tramite un click day a settembre che coinvolgerà gli iscritti agli ordini professionali – dotati di partita Iva – con un reddito complessivo non superiore ai 35 mila euro nel 2021.
Le risorse a disposizione saranno 95,6 milioni (dopo che il decreto Aiuti bis ha portato a 600 milioni il Fondo per le partite Iva) per i professionisti ordinistici e saranno assegnate in ordine cronologico.
Per i professionisti (come medici, avvocati, giornalisti o architetti) servirà una domanda con click day, a settembre, per ottenere i 200 euro del bonus. Il decreto del ministero del Lavoro con i criteri di accesso a questa misura di sostegno non fissa le date per le richieste, lasciando liberi Inps e Casse private di organizzarsi per accogliere le domande.
In attesa che il provvedimento arrivi in Gazzetta Ufficiale, gli enti di previdenza di avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e altri professionisti ordinistici si stanno preparando al flusso di richieste.
La procedura sarà definita dall’Adepp – Associazione degli Enti Previdenziali Privati – con l’intento di partire tutti insieme per evitare di avvantaggiare qualche categoria.
Le risorse stanziate sono sufficienti a coprire 478mila domande e ogni settimana è previsto un monitoraggio dei flussi prima del via libera a nuove erogazioni. I fondi dovrebbero bastare, ma l’erogazione avverrà comunque in ordine cronologico.
Si valuta l’utilizzo delle piattaforme allestite per il bonus di 600 euro del 2020 legato al Covid.
A ottobre, toccherà alle restanti categorie di lavoratori: titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e reddito non superiore a 35 mila euro per il 2021; stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35 mila euro; iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35 mila euro; autonomi occasionali privi di partita Iva, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, titolari nel 2021 di contratti disciplinati dall’art.2222 del Codice civile, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021; incaricati di vendite a domicilio, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5.000 euro derivante da tale attività.
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