Pronta replica di Booking alle pesanti critiche diffuse da Hotrec e Federalberghi, riportate anche dal nostro giornale, circa la sua “non conformità” alle regole dettate dall’Ue. In una stringata nota giunta in redazione i vertici del colosso delle prenotazioni comunicano che:
“A partire dal 13 novembre Booking opera in conformità con il Digital Markets Act nell’Area Economica Europea (Eea). A seguito della designazione di Booking Holdings come “gatekeeper”, le consultazioni con la Commissione Europea e i soggetti interessati hanno guidato la progettazione delle nostre soluzioni di conformità. Continueremo a garantire l’esperienza che i nostri clienti e partner fornitori si aspettano, innovando per sviluppare prodotti e servizi affidabili che rispondano alle loro esigenze sempre in costante evoluzione”.
A margine della nota Maria Rochas Barros, chief legal & public affairs officer ha tenuto a sottolineare che «dopo mesi di dialogo costruttivo con la Commissione Europea, altre parti interessate e intensi sforzi da parte dei team di tutta la nostra azienda, abbiamo raggiunto la nostra conformità ai requisiti previsti dal Digital Markets Act (Dma). Booking è la prima azienda europea soggetta al Digital Markets Act e il suo successo è profondamente intrecciato con l’Europa».
«Nati nel 1996 ad Amsterdam – nota Rochas Barros – siamo passati da una piccola startup olandese a una delle aziende di viaggi di maggior successo al mondo. Siamo orgogliosi del nostro successo in un settore dinamico e altamente competitivo in cui operiamo insieme ad altre piattaforme di viaggi online globali, operatori regionali e di nicchia, canali diretti, agenzie di viaggi offline. Investendo in una tecnologia che elimina gli attriti dai viaggi, abbiamo creato una piattaforma in cui i viaggiatori e partner di tutte le dimensioni si collegano e consentiamo a migliaia di imprese europee di prosperare, contribuendo alla posizione dell’Europa come destinazione di viaggio numero uno al mondo».