Booking, il passo indietro che accontenta l’Antitrust

Booking, il passo indietro che accontenta l’Antitrust
08 Agosto 11:01 2024 Stampa questo articolo

Nuovo capitolo, che potrebbe essere l’ultimo, nella vicenda dell’istruttoria avviata dall’Antitrust nei confronti di Booking per presunto abuso di posizione dominante: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di disporre la pubblicazione degli impegni presentati dalle società Booking International B.V., Booking B.V., Booking (Italia) Srl nell’ambito dell’istruttoria avviata lo scorso marzo per accertare la colpevole intenzione di escludere dal mercato dei servizi di intermediazione alberghiera online le altre Ota, sfruttando il proprio potere di mercato nei confronti delle strutture ricettive.

La strategia attuata da Booking sarebbe consistita – spiega l’Antitrust nella nota – nel rendere meno autonome le strutture alberghiere italiane nel differenziare le tariffe tra tale piattaforma e altri canali di vendita online attraverso l’adesione ad alcuni programmi. Si tratta di “Partner Preferiti e Preferiti Plus”, che presentano vantaggi in termini di visibilità nei risultati di ricerca a fronte del pagamento di commissioni più elevate e dell’impegno a offrire prezzi “competitivi”, e del cosiddetto Booking Sponsored Benefit, che consente alla Ota di applicare – senza il consenso della struttura – uno sconto per allineare l’offerta sulla sua piattaforma alla migliore tra quelle disponibili online.

CONSULTA GLI IMPEGNI DI BOOKING

A seguito di questo avvio di istruttoria, sono stati presentati impegni consistenti nell’assicurare che i prezzi applicati dalle strutture su canali di vendita online diversi da Booking non vengano presi in considerazione nel funzionamento e nella promozione dei citati programmi.

La nota dell’Authority si conclude ricordando che “eventuali osservazioni sugli impegni presentati da parte di terzi interessati dovranno pervenire all’Autorità entro e non oltre il 13 settembre 2024“. Solo al termine di questa procedura, si deciderà se accettarli o meno.

Da parte loro, i vertici della nota piattaforma hanno diramato una nota nella quale spiegano: “Abbiamo collaborato con l’Agcm in Italia e abbiamo proposto una serie di impegni per rispondere alle preoccupazioni relative ad alcuni dei nostri prodotti. Siamo contenti che abbiano intenzione di testarli con il settore. Non vediamo l’ora di raggiungere una soluzione che bilanci gli interessi dei nostri partner di alloggio e offra ai clienti più scelta e prezzi migliori“.

Booking è nel mirino dell’Antitrust anche in Spagna, dove è stata multata e gli hotel sono in piena sommossa per rivendicare i propri diritti chiedendo i danni alla Ota.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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