Ci sono anche gli Stati Uniti tra i Paesi in cui è possibile utilizzare la piattaforma Booking Experiences. Con l’aggiunta di alcune città come New York City, Miami, San Francisco e Los Angeles (entro la fine dell’anno arriveranno anche New Orleans, Chicago, Boston, Washington, Honolulu, Las Vegas e Seattle) il portale di prenotazioni alberghiere può ora offrire ai suoi utilizzatori 60 destinazioni in tutto il mondo in cui acquistare servizi come tour, biglietti per eventi e musei ed esperienze culinarie.
Le prime città a essere inserite nella piattaforma esponenziale di Booking.com erano state, tempo addietro, Amsterdam (sede della società, la prima a essere lanciata), Bangkok, Barcellona, Berlino, Budapest, Copenhagen, Dubai, Hong Kong, Kuala Lumpur, Lisbona, Londra, Oslo, Parigi, Praga, Roma, Singapore, Sydney, Tokyo, Vienna e Varsavia.
Negli Stati Uniti, il lancio di Booking Experiences arriva dopo cinque mesi dall’acquisto da parte di Booking Holdings del software provider FareHarbor. «Siamo sempre alla ricerca di nuovi modi in cui la tecnologia possa rendere più facili e divertenti le esperienze di viaggio dei nostri utenti, e Booking Experiences permette di farlo in ogni momento del viaggio», ha detto Ram Papatla, vp Experiences di Booking.com.