I borghi d’Italia sempre più al centro del dibattito sulla programmazione turistica nazionale: siglato un protocollo d’intesa tra Anci, Borghi più belli d’Italia, Legambiente, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Touring Club Italiano, per promuovere azioni che valorizzino borghi e piccoli comuni italiani.
Il protocollo, è stato presentato in conferenza stampa a Roma giovedì 21 ottobre, presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica, alla presenza, tra gli altri del senatore questore Antonio De Poli, del vice presidente di Anci, Roberto Pella, Luca Pastorino, presidente della Commissione Turismo di Anci, del presidente di Borghi più Belli di Italia, Fiorello Primi, del direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti, del presidente di Unpli Antonino La Spina e di Giuseppe Roma, vice presidente Touring Club Italiano.
Le organizzazioni firmatarie si impegnano con questo protocollo a collaborare alla creazione di un coordinamento sul tema dei borghi, per favorire politiche e azioni tese allo sviluppo economico e sociale delle comunità che vivono e lavorano nei borghi e nei piccoli comuni, direttamente o con specifici programmi.
L’elaborazione di proposte e progetti che aiutino lo sviluppo sostenibile è uno dei i principali obiettivi, ma anche la valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali, culturali, storiche, comunitarie, anche a fini turistici. Molta importanza viene anche data al dialogo tra le istituzioni nazionali e le comunità del territorio.
Ma non è tutto: il protocollo prevede anche la preparazione di un evento nazionale di mobilitazione sul tema dei borghi che coinvolgerà tutta Italia attraverso le proprie reti associative.
Le associazioni firmatarie, già dal 2018 portano avanti sia nell’ambito ministeriale che, successivamente, in autonomia, proposte d’ intervento per salvaguardare e valorizzare i borghi italiani. In tale ambito è nata una “Carta dei Borghi” contenente una serie di linee programmatiche che costituiscono la base di partenza per la costituzione di questa piattaforma di lavoro. È già stata avviata anche una interlocuzione su questi temi con i Ministeri della Cultura e del Turismo per l’elaborazione di proposte e strategie unitarie che puntino alla valorizzazione turistico-culturale, e più in generale alla salvaguardia dei valori e delle tradizioni, dei borghi e delle comunità che vivono in questi contesti.
Il dialogo istituzionale su questi temi, è reso ancora più attuale e urgente dal programma “Attrattività nei Borghi” previsto dal Pnrr (per 1.020 milioni di euro). Su questo punto, le organizzazioni firmatarie del protocollo, esprimendo preoccupazione per i tempi di implementazione che sembrano prolungarsi più del dovuto e per lo scarso coinvolgimento dei soggetti principali del settore nella definizione di tali misure, dichiarano la loro contrarietà ad ogni ipotesi di concentrare una parte significativa delle risorse disponibili su pochi Borghi – uno per regione – con progetti spot di cui non si comprenderebbero nemmeno i criteri di scelta.
Chiedono invece al Governo e al Mic di procedere nel più breve tempo possibile nel definire l’utilizzo del complesso delle risorse disponibili attraverso un bando che selezioni gli interventi da realizzare sui Borghi con criteri che premino la qualità delle proposte, la capacità di coinvolgimento delle comunità e dei soggetti che lavorano sul territorio e le concrete ricadute occupazionali.