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Borsa italiana dei matrimoni, appuntamento a ottobre a Roma

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Dal 25 al 26 ottobre torna al Palazzo dei Congressi, l’appuntamento con la Borsa del Matrimonio in Italia, che quest’anno festeggia la sua decima edizione. L’evento, che incrementa il turismo legato al mondo delle nozze con attività di incoming e internazionalizzazione, vedrà la partecipazione di 60 buyer provenienti da oltre 20 Paesi. Negli anni passati sono stati finalizzati 15.000 appuntamenti con 920 buyer.

Nato nel 2014 per rispondere alla crescente richiesta di matrimoni di stranieri su suolo italiano, il workshop è divenuto presto punto di riferimento del settore. La Bmii  offre un’ampia panoramica dei prodotti e servizi made in Italy per il giorno del sì, un incontro tra domanda e offerta che nelle sue diverse edizioni ha già ospitato complessivamente quasi mille buyer.

Buyer provenienti da Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Cipro, Croazia, Danimarca, Emirati Arabi, Francia, Germania, Giappone, India, Irlanda, Israele, Lettonia, Libano, Malta, Marocco, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Puerto Rico, Qatar, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Thailandia, Turchia, Ungheria, Uruguay e Venezuela, ma sono sempre di più i profili interessati a partecipare.

Osservatorio di questo particolare segmento dell’offerta turistica, la Bmii è stata in questi dieci anni testimone e promotrice dell’Italia come destination wedding, un fenomeno che sta diventando un vero fiore all’occhiello per il nostro Paese e in costante crescita. Nel 2023, come riportato nel report Destination Wedding in Italy realizzato da Centro studi turistici (Cst) per Convention Bureau Italia, sono stati 2.500 gli eventi in più rispetto al 2022 con un aumento importante delle coppie statunitensi e segnali significativi registrati per sposi australiani, canadesi, indiane, cinesi, messicani, singaporiani e indonesiani.

La spinta inflattiva ha avuto ripercussioni sul budget medio degli eventi che è passato da circa 54 a 59mila euro, ma non ha condizionato le scelte delle coppie straniere che hanno celebrato prevalentemente il matrimonio con rito simbolico e hanno festeggiato l’evento in location quali ville, residenze d’epoca, agriturismi, castelli e borghi.

L’indagine ha rilevato anche un incremento del numero medio di partecipanti agli eventi (60,7), che ha contribuito all’aumento del fatturato del settore, con oltre 2,4 milioni di pernottamenti (+19,5%) stimati per le presenze turistiche collegate alle cerimonie. Nel complesso, si stima che lo scorso anno siano stati oltre 13.600 i matrimoni di coppie straniere celebrati in Italia, cioè il +22,3% rispetto al 2022 (13.600 contro gli 11.100 del 2022).

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