Braccio di ferro Ita-sindacati,
sciopero il 24 settembre
Non è di certo un idillio quello tra i vertici di Ita – Italia Trasporto Aereo e i sindacati in vista del decollo il 15 ottobre della nuova compagnia di bandiera. Durante il primo incontro, tenutosi in queste ore, le sigle hanno chiesto di salvare gli oltre 10mila dipendenti Alitalia, non limitandosi ai 2.800 assunti dalla newco, e di restare all’interno del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, da parte sua ha mostrato alcune slide sul costo del lavoro delle altre compagnie e ha annunciato l’uscita da Assaereo, illustrando una propria bozza di accordo da negoziare.
E mentre il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, a margine del Meeting di Rimini, ricorda come Alitalia consumi «30 milioni di euro al mese di soldi dei cittadini», i sindacati confermano lo sciopero di 24 ore il 24 settembre e invocano il governo.
«Prendiamo atto che il presidente di Ita definisce la nuova compagnia una startup, ma per noi la tutela occupazionale e reddituale dei 10.500 lavoratori di Alitalia resta un obiettivo imprescindibile», dichiara Salvatore Pellecchia, segretario generale di Fit-Cisl, a valle dell’incontro con l’amministratore delegato Fabio Lazzerini e lo stesso Altavilla.
E prosegue: «Abbiamo chiesto all’azienda di definire in via preliminare un protocollo sulle relazioni sindacali. Più nello specifico, abbiamo chiesto che sia costituito anche l’organismo paritetico, che è una sede di partecipazione sindacale prevista dall’articolo 11 dello Statuto di Ita. Solo dopo la definizione del protocollo si dovrà rapidamente avviare il confronto su: piano industriale, perimetro aziendale, risorse umane, modello di servizio e Ccnl».
«Parallelamente», spiega il segretario generale, «si dovrà avviare il negoziato con Alitalia in amministrazione straordinaria e con i ministeri competenti per definire un programma di politiche attive del lavoro tese a far mantenere ai lavoratori della ex Alitalia tutte le abilitazioni previste in modo che, man mano che si risolve l’emergenza Covid, questi possano essere inseriti nell’organico di Ita, che aggiungerà via via nuove tratte fino ad arrivare a impiegare, come previsto dal piano industriale, 105 aeromobili».
Ferma anche la posizione di Anpac, Anpav e Anp in rappresentanza di piloti e assistenti di volo: «La road map sui nuovi contratti e i processi di assunzione non ci soddisfa», affermano le tre sigle.
LE ROTTE GIÀ IN VENDITA. Mentre proseguirà il dialogo sindacati-azienda, Alitalia parteciperà alla gara per aggiudicarsi il marchio Alitalia. La newco risponderà anche ai bandi per handling e manutenzione, ma deve trovare prima i partner.
Nel frattempo, Ita ha già aperto la vendita dei biglietti sul sito Itaspa.com e nelle agenzie di viaggi dove è disponibile la rete nazionale (da Roma, Milano Linate e Malpensa) e quella internazionale (da Linate per Amsterdam, Bruxelles, Dusseldorf, Francoforte, Ginevra, Londra, Parigi (CdG e Orly); da Fiumicino per Amsterdam, Atene, Barcellona, Bruxelles, Cairo, Francoforte, Ginevra, Londra, Madrid, Malta, Monaco, Nizza, Parigi CdG, Tirana, Tel Aviv, Tunisi e Zurigo).
Non sono ancora in vendita, invece, la continuità territoriale della Sardegna su Cagliari, Alghero e Olbia da Roma e Milano e nemmeno i voli su New York Jfk, Boston e Miami perché in attesa delle autorizzazioni da parte del Dipartimento dei trasporti Usa (Ita attende anche le stesse autorizzazioni locali per i voli su Tokyo e Algeri).