“Operazione AVexit completata”. Il governo britannico, riferisce La Repubblica, ha deciso di troncare la linea Hs2 dell’Alta Velocità. D’altronde, se hai storicamente il senso di marcia a sinistra e ti sei già sganciato dal treno europeo in corsa, il tuo prossimo step è cambiare binario andando in controtendenza rispetto al resto del vecchio continente, dove si punta a creare una rete Av per unire le principali città europee.
Un vero e proprio flop ferroviario, giustificato dai costi troppo elevati e dall’inflazione. La linea Av, secondo il progetto, avrebbe dovuto collegare Londra a Manchester e Leeds, passando per Birmingham, dove ora invece terminerà. Una retromarcia che il Financial Times ha bollato con toni pesanti, definendo la decisione di Downing Street «un’umiliazione per il Paese». E non finisce qui. Perché adesso rischia di deragliare anche il treno del governo, ai ferri corti con la maggioranza.
In attesa di capire se sia giunto davvero al capolinea, il premier Rishi Sunak si becca altri due schiaffoni dall’ex cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, che invita il governo a non far diventare il Paese lo zimbello del mondo con questo atto di «vandalismo», e dall’ex leader dei Tories, Lord Michael Heseltine, che teme «un danno alla reputazione incalcolabile». Dure accuse anche dai sindaci del nord dell’Inghilterra: «Volete lasciarci con infrastrutture vittoriane».
Un’alzata di scudi generale, dunque, per l’abbandono di un progetto che era stato presentato come fondamentale per il Paese, con ridistribuzione dei posti di lavoro e investimenti dal ricco sud al nord più povero. Invece l’Hs2 project – che si sarebbe dovuto aggiungere alla linea Hs1, con i treni che passano sotto la Manica e vanno a Parigi – è naufragato. Sunak si è difeso alla conferenza annuale del Partito conservatore a Manchester, promettendo che «al suo posto reinvestiremo ogni centesimo, 36 miliardi di sterline (41 miliardi di euro), in centinaia di nuovi progetti di trasporto. Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è di migliori collegamenti di trasporto nel nord e questa sarà la nostra priorità».