L’impasse su Brexit sembra avere una nuova soluzione. Dai corridoi di Bruxelles, infatti, è trapelata una proposta dell’Unione europea su una possibile proroga della scadenza dell’uscita del Regno Unito di due anni, dal 29 marzo 2019 fino al 2021.
In questo modo, secondo quanto riportato dall’Ansa, ci sarebbe tutto il tempo per permettere di negoziare con calma i termini del divorzio e farli approvare da Londra. L’ipotesi sarebbe avallata dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e da altri uomini ai vertici dell’Ue.
“Un’estensione di 21 mesi avrebbe senso in quanto coprirebbe il periodo di bilancio dell’Ue e faciliterebbe le cose”, aggiunge una fonte anonima al The Guardian. Intanto, il premier britannico, Theresa May, ha dichiarato che una nuova votazione del parlamento inglese su Brexit sarebbe prevista per il prossimo 12 marzo.
Intanto, però, a Londra tutti temono il no deal e le sue ripercussioni. «Questo è l’ultimo segnale alle aziende che il no-deal si sta avvicinando, deve essere evitato», ha commentato Josh Hardie, vice direttore generale della Cbi, la Confindustria britannica, secondo quanto riporta SkyTg24. Adam Marshall delle Camere di commercio britanniche ha aggiunto: «Queste infinite manovre politiche non aiutano le imprese, le comunità e i cittadini del Regno Unito a prepararsi per i cambiamenti che ci attendono».