Nessun progresso nei colloqui tra Unione europea e Regno Unito sulla Brexit, con gli incontri che in ogni caso proseguiranno per cercare di trovare un’intesa prima del 31 ottobre, data di uscita del Regno Unito dall’Ue.
«La priorità del mio governo è sempre stata quella di garantire l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea il 31 ottobre», ha ribadito la Regina Elisabetta II d’Inghilterra, annunciando inoltre le intenzioni di una nuova partnership con l’Ue basata su libero scambio e una cooperazione amichevole.
Intanto, il primo ministro britannico Boris Johnson ha intrattenuto contatti con Arlene Foster, leader del Partito unionista democratico del’Irlanda del Nord (Dup), chiedendo aiuti per la regione così da garantirsi il suo appoggio all’accordo che sta prendendo forma a Bruxelles. Secondo Il Sole 24 Ore, una persona informata sui negoziati ha detto che il Dup chiede miliardi e non milioni per l’Irlanda del Nord.
Ancora più complessi i rapporti con la Scozia, con lo Scottish National Party (Snp) che ha rilanciato la sua battaglia per l’indipendenza da Londra: il primo ministro Nicola Sturgeon ha annunciato il voto contrario alla Brexit e l’intenzione di un nuovo referendum per l’indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna.