Briatore torna all’attacco: «Italia incapace nel turismo di lusso»

Briatore torna all’attacco: «Italia incapace nel turismo di lusso»
16 Maggio 15:20 2024 Stampa questo articolo

Contro la burocrazia, la mancanza di taxi e la svendita del patrimonio Italia, l’intervento pungente di Flavio Briatore in occasione della 74ª Assemblea nazionale di Federalbeghi, che si è conclusa pochi giorni fa a Viareggio.

Intervenuto da remoto, il famoso imprenditore ha difeso innanzitutto la sua categoria, ostaggio della burocrazia, che scoraggia e ferma spesso qualsiasi iniziativa imprenditoriale: «Quando vuoi fare qualcosa in Italia – sottolinea – ti scontri con la burocrazia per l’approvazione di qualunque progetto, o per qualsiasi opera di manutenzione, che spesso viene bloccata dalle Belle Arti. Niente a che vedere con quello che accade in Paesi come Francia, Spagna, per non parlare di Abu Dhabi e degli Emirati, dove si riesce a fare impresa in modo molto più semplice e veloce».

Nella parte più sentita del suo intervento, quella sul tema Italia e turismo, Briatore ribadisce quello che è un suo pensiero espresso già da tempo, cioè che l’Italia non è in grado di attrarre il turismo di lusso perché manca innanzitutto la formazione di base di coloro che lavorano nell’ospitalità e nella ristorazione, mancano le scuole alberghiere. «Se vogliamo portare in Italia un certo tipo di turismo che spende, e non chi gira in sacco a pelo e ha il cappellino al contrario, abbiamo bisogno di scuole di formazione alberghiere adeguate che insegnino innanzitutto ai ragazzi come spinare un pesce e servire un bicchiere di vino. Le grandi scuole sono a Ginevra dove insegnano professori italiani. Noi imprenditori dovremmo poter telefonare direttamente alla scuola e chiedere ai direttori i camerieri che ci servono».

Il nostro è un Paese, sempre secondo l’imprenditore, bellissimo che attira gli stranieri, ma che si svende, per esempio non facendo pagare ticket di ingresso a monumenti e chiese, come invece fanno ante altre nazioni europee. Un Paese che accoglie i turisti alla stazione o all’aeroporto senza taxi.

«Se io fossi al governo, che ora ha finalmente il ministero del Turismo, il dicastero più importante in Italia secondo me, darei licenze di taxi fino a rendere il servizio adeguato alla richiesta, aiuterei gli imprenditori, non mandando controlli solo per punire, ma per aiutare chi ha un’azienda a lavorare nell’ambito della correttezza».

Insomma, nell’idea dell’imprenditore, che viene dal mondo della Formula Uno, l’Italia è un Paese che somiglia un po’ alla Ferrari… bella, ma non balla.

La foto è stata presa dal profilo Facebook di Flavio Briatore.
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Carla Villani
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