Brilliant Budapest, +50% di turisti italiani in dieci anni

14 Dicembre 09:21 2018 Stampa questo articolo

«Sempre più italiani a Budapest, con tanti repeater come banche e grandi aziende che la preferiscono anche a Cuba e Marrakesh perché molto pulita, lussuosa, con i suoi hotel 5 stelle e cene al Parlamento o in monasteri e chiese». Parola di Zsofia Kosa, project manager di Liberty International Tourism Group, dmc specializzata in incentive, presente all’evento Brilliant Budapest, organizzato a Milano dal Centro del Festival e del Turismo di Budapest (Bftk) e dal Consolato Generale d’Ungheria.

Feeling positivo anche per la collega del leisure Gabriella Borza di Quality Tours Hungary, operatore incoming da 20 anni e specializzato in gite scolastiche (lavorano con i t.o. italiani Caravan Tours e Malatesta): «Oltre ai classici 3-5 giorni da gennaio a aprile, nel tour con Praga e Vienna, attirano le novità di terme e proposte sportive».

Quarto mercato, dopo Regno Unito, Usa e Germania, nel 2017 l’Italia ha registrato 210mila turisti (+50% in 10 anni), con 585 mila pernottamenti (+2,4% sul 2016), equivalenti al 6% dei pernottamenti stranieri, ma con permanenza più lunga: 2,8 notti contro il soggiorno medio di 2,3. Il 2018 prevede un + 2,4%, mentre l’aeroporto internazionale, a mezzora dalla capitale, toccherà quota 15 milioni di passeggeri totali (13,1 milioni l’anno scorso). Voli diretti invernali da Milano, Bergamo, Roma e Bari sono operati da Alitalia, WizzAir e Ryanair (con opzioni low cost il sabato sera da 20-40 euro).

«Negli ultimi 10 anni Budapest è diventata capitale tutto l’anno, con festival, eventi e servizi a prezzi competitivi rispetto ad altre capitali europee», spiega Mária Sali, media sales coordinator di Bftk, l’organismo turistico e culturale che emette anche la Budapest Card ufficiale. Oltre 30 i servizi gratuiti offerti (trasporto pubblico, musei, deposito bagagli), con sconti per spa, ristoranti, trasferta da/in aeroporto, visita della città in battello sul Danubio, la nave A38 (eletta miglior locale d’Europa) e il Budapest Eye, nuovo simbolo della città insieme al Várkert Bazár. «Trend city, elegante, giovanile anche – continua Sali – con festival culturali, proposte di murales e pub sulle rovine, trekking urbano con riposo sul Ponte della libertà, gli affreschi dell’Accademia della Musica».

Le ultime novità pongono l’accento sullo stile di vita della capitale dell’Europa centrale, chiamata “la Parigi dell’Est” e intrisa di varie influenze, dall’impero austroungarico a quelle romane, turche e sovietiche. Con l’architettura da patrimonio dell’umanità Unesco, che spazia da musei di stile liberty a edifici moderni, in simbiosi con il Danubio e i suoi ponti, il Palazzo reale di Buda, i bagni termali storici e turchi (Gellért, Széchenyi, Lukács). Una ventina gli alberghi aperti tra il 2018 e il 2019, da 3 a 5 stelle, per 700 nuove camere che diventeranno 2mila nel 2021. Ha riaperto da ottobre il museo delle Belle Arti, con prima mostra temporanea dopo la ristrutturazione dedicata a Leonardo da Vinci e al cavaliere di Budapest (fino al 6 gennaio).

E sempre più eventi sportivi per Budapest, capitale europea dello Sport nel 2019: 365 gli eventi, tra nuoto e sport acquatici a Duna Aréna (uno dei complessi di più grandi d’Europa), gare di natanti a remi e triathlon, maratone e gare di corsa, gita alla memoria in onore di Ferenc Puskás, leggenda del calcio.

Per le festività, infine, tanti mercatini: quello famoso in piazza Vörösmarty (che compie 20 anni); accensione delle candele e feste per bambini a Városháza Park; nella piazza più bella di Buda per la festa dell’Avvento nel quartiere Óbuda; alla Basilica, con la pista di pattinaggio più grande d’Europa. Nei dintorni, il concerto di Capodanno nella città dei campanili Szentendre e, a 30 km, gli spettacoli di fiabe nel Castello reale di Gödöllő, il preferito dell’imperatrice Sissi.

L'Autore

Adriana De Santis
Adriana De Santis

Guarda altri articoli