by Redazione | 29 Maggio 2017 15:19
Dopo il black out che ha colpito i sistemi informatici della British Airways, sabato 27 maggio, la situazione sta lentamente tornando alla normalità con gli operativi finalmente messi in condizione di decollare e atterrare nei tempi stabiliti, ma sulla compagnia ora pesano il rischio di risarcimenti milionari e le accuse dei passeggeri per la mancanza di informazioni.
Non solo, secondo RaiNews.it anche la borsa penalizza British Airways con le azioni della società spagnola Iag, che oltre a Ba possiede Iberia, Aer Lingus e Vueling, scese del 2,7%. Per gli esperti, che stanno iniziando a quantificare la perdita, la compagnia si troverà a pagare almeno 150 milioni di sterline (circa 172 milioni di euro).
Ma ancora più grave potrebbe essere il danno di immagine: i passeggeri accusano Ba di non averli informati a dovere e la rabbia dei viaggiatori non si è placata nemmeno dopo l’annuncio su Twitter in cui il vettore spiegava che avrebbe risarcito per intero tutti gli aventi diritto. Nel tentativo di arginare la frustrazione dei passeggeri, anche l’amministratore delegato Alex Cruz è sceso in campo decidendo di girare dei video in prima persona da postare sui social: nell’ultimo filmato aggiorna sul quadro dell’operatività dei voli e sulle forze messe in campo dal vettore e, soprattutto, prova a mettersi nei panni dei viaggiatori ammettendo che lo stallo «è stato orribile».
È la sesta volta che Ba affronta un’emergenza legata al sistema informatico. Casi gravi si registrano anche negli Stati Uniti: lo scorso anno Delta ha perso 100 milioni di ricavi per i voli cancellati dopo un guasto dal data center, la Southwestern ha cancellato 2300 voli per un problema a un router mentre, a causa di un difetto di programmazione del software, la United Airlines ha subìto ritardi su 800 voli.
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