British Airways, scontro con i sindacati sul piano di ristrutturazione
I sindacati inglesi si schierano apertamente contro British Airways. Secondo quanto riporta il Daily Mirror, quella che viene definita senza mezzi termini la “manovra anti Covid19” dei vertici del vettore britannico, minaccia di lasciare conseguenze significative sull’intera industria del trasporto aereo d’oltremanica. Oltre al taglio di 12mila posti di lavoro (di cui oltre un migliaio di piloti), infatti, il piano del management della compagnia prevede un taglio degli stipendi per chi rimarrà che va dal 50 al 75% degli importi pre coronavirus. E per chi si rifiutasse, accusano i principali sindacati del settore aviation, ci sarebbe il licenziamento.
Per questo motivo, sigle come Unite sono già sul piede di guerra, tanto da avere rotto i rapporti ufficiali con il numero uno di British Airways, Alex Cruz. “Non possiamo discutere di un ulteriore piano di ristrutturazione, e della riduzione degli stipendi, in un momento come questo”, è la posizione delle maggior sigle, che addirittura minacciano di portare in tribunale il vettore per la sua volontà di ridiscutere il piano salariale in una situazione in cui i lavoratori si trovano già in cassa integrazione,
Da parte sua, la compagnia ha parlato per bocca di un suo portavoce: «Stiamo agendo in modo da proteggere il maggior numero possibile di posti di lavoro, di fronte a una crisi che ridisegnerà in modo completo l’intero scenario del trasporto aereo».