Bruxelles ospita le imprese con la maxi operazione “My Welcome Package”

Bruxelles ospita le imprese con la maxi operazione “My Welcome Package”
16 Luglio 07:00 2024 Stampa questo articolo

Si potrebbe definire una sorta di azione d’incoming su larga scala per il turismo d’affari: è l’operazione “My Welcome Package” con la quale la Regione di Bruxelles Capitale intende incentivare il networking attraverso l’attività peraltro ben avviata di hub.brussels, l’agenzia brussellese per l’accompagnamento dell’impresa che ha già guidato oltre 100 imprese verso la “capitale delle capitali”.

Forte di una rete di filiali e corrispondenti in tutto il mondo, offre infatti servizi per startup e scaleup a Bruxelles, nonché consulenza specializzata in merito a internazionalizzazione, clustering, innovazione e, non ultimo, finanziamenti.

L’operazione fa parte integrante di un vasto progetto di riforma che la regione di Bruxelles Capitale ha avviato con un fondo di 30 milioni di euro, destinato al sostegno all’imprenditorialità in chiave green e sostenibile, con l’obiettivo di decarbonizzare completamente l’economia di Bruxelles entro il 2050.

Nel dettaglio “My Welcome Package” comprende 3 mesi di ospitalità gratuita negli uffici di hub.brussels per avviare l’attività, supporto nella ricerca di uffici e spazi di coworking, affiancamento di un team locale di esperti nel settore merceologico o nell’ambito di attività di riferimento, sviluppo di partnership e contatti con la rete di imprenditori locali per supportare le prime fasi dell’attività. Tra gli altri servizi disponibili: consulenza in ambito amministrativo e legale per l’avviamento dell’attività – che comprende, ad esempio, redazione di atti costitutivi, statuti, piani finanziari e registrazioni ufficiali – risorse umane, integrazione di pratiche legate alla sostenibilità, visite scolastiche e supporto nella ricerca dell’abitazione per le persone che si trasferiscono in città.

Non a caso l’Ufficio economico e commerciale della Regione di Bruxelles si trova presso l’Ambasciata del Belgio, hub.brussels ha sede a Milano nella Brussels House, spazio di rappresentanza e promozione condiviso con visit.brussels nel quartiere di Porta Nuova; sviluppata sulla base di un concept innovativo che ricostruisce gli ambienti tipici di una casa, la Brussels House è a tutti gli effetti un’esposizione permanente di manufatti e prodotti Made in Brussels, aggiornata su base periodica. Inclusiva e aperta verso l’esterno, la Brussels House crea molteplici sinergie con Milano e l’Italia, incentivando le strategie di internazionalizzazione bilaterale. Questo consente di promuovere le relazioni tra imprese locali e brussellesi, alla ricerca di mutue opportunità di collaborazione.

E come osserva Guglielmo Pisana, rappresentante della Regione di Bruxelles Capitale: «L’Italia è l’ottavo mercato per importanza a livello di import/export per Bruxelles. La nostra attività si focalizza anche sull’accompagnamento delle imprese di Bruxelles che desiderano distribuire i propri prodotti  in Italia, o investire con attività di vendita e produzione. Il mercato italiano è senz’altro una terra fertile per le aziende brussellesi: ad oggi, sono già state aperte diverse filiali sul territorio e questo sempre in stretta collaborazione con i nostri partner pubblici e privati italiani».

Quello della Regione di Bruxelles Capitale è dunque un investimento mirato che tiene conto di un invidiabile trend della capitale belga riguardo al turismo d’affari: ogni anno sono infatti circa 4.000 le imprese e associazioni che decidono di aprire una filiale o di trasferirsi proprio nella piazza di Bruxelles, viste le ampie opportunità di networking e la capacità di attivare contatti con innuemrevoli stakeholder di tutti i campi.

E del resto Bruxelles, con gli anni, è diventato uno storico punto di riferimento internazionale in numerosi ambiti, dalla scienze della vita (tecnologie mediche e biomediche, biotecnologie, farmaceutica e salute digitale), alle tecnologie digitali (intelligenza artificiale, big data, cybersicurezza, fintech, smart mobility) oltre a tutto il comparto cleantech, che comprende beni, servizi, processi e tecnologie volti a ridurre l’impatto ambientale dell’attività umana e a ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali.

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Andrea Lovelock
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