Bto torna a Firenze e stavolta sul piatto c’è il metatourism
Sarà il metatourism, il protagonista assoluto della prossima edizione di Bto – Be Travel Online, l’appuntamento giunto alla sua 14ª edizione dedicato a turismo e innovazione, che si terrà a Firenze presso Stazione Leopolda il 29 e il 30 novembre, con in programma circa 100 eventi con esperti del settore e operatori sul campo.
Il programma della manifestazione, organizzata da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, con la collaborazione di Toscana promozione, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, prevede workshop, seminari e speech futuristici.
Sull’importanza di un appuntamento come Bto si è soffermato Giuseppe Tripodi, segretario generale di Unioncamere: «Questa realtà è un’occasione unica per fare il punto sul futuro del turismo. Un settore che proprio negli ultimi due anni ha dato una mano importante al sistema paese, con una forte presenza di turisti stranieri e facendo crescere il Pil, con una crescita del settore del 3,9%, in termini di fatturato. L’economia italiana è forte e resiliente rispetto ad altri Paesi, e rotonda: perché è agrituristica, manifatturiera, con una gamma merceologica numerosa. Un formato che permette di sfruttare certi settori come contrappeso per altri in crisi. Per non parlare poi dell’indotto che crea. Fare una riflessione sul turismo oggi è dunque essenziale perché il settore si sta fortemente trasformando. Uno studio dell’Isnart parla di “tribù diverse” di turismo, ci sono i millennials, la generation Z, i baby boomers. Ci sono poi molti target su cui dovremo lavorare e tener presente che è cambiato il turista in sé: di conseguenza dobbiamo cambiare l’offerta opuntando sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione per erogare servizi. Importante sarà poi concentrarsi sulla produttività del settore: se si investe sul green, digitale e capitale umano, generano una leva produttiva del 13%. Lavorare sull’offerta turistica significa intervenire su questi tre fattori. C’è poi il tema della qualificazione delle strutture: l’approccio al tema finanziario, in tal senso, è un elemento essenziale per pianificarne i parametri. In tal senso Bto rappresenta una platea di riflessioni molto autorevole e utile per gli operatori del settore».
E sui contenuti dell’evento, Francesco Tapinassi, direttore scientifico di Bto, ha evidenziato: «Abbiamo costruito un palinsesto, cercando un tema narrativo e costruirci dei contenuti su quattro elementi chiave: il futuro digitale con una tecnologìa che è partner dell’uomo, qualunque sia l’evoluzione la dobbiamo percepire come aiuto, supporto; e ancora uno sguardo al futuro della gestione di impresa turistica. Vogliamo essere ancorati ai bisogni delle imprese e capire cosa succederà fra due, cinque anni. Per la prima volta soperimentiamo cosa potrà essere il futuro del metaverso dal punto di vista della conoscenza, senza dimenticare che non si potranno mai sostituire le esperienze fisiche, da meccanismi digitali. I viaggi sono momenti di interazione sempre e comunque umana. In realtà metaverso è un insieme di visioni e daremo anche la testimonianza della Ue con un intervento di Thierry Breton (commissario europeo per il Mercato interno), per rimanere con i piedi per terra. C’è poi il valore aggiunto del nostro programma che è stato pensato insieme al mondo delle imprese, con le associazioni di categoria, accogliendo le istanze della filiera. Abbiamo scelto metaverso per capire cos’è questa tecnologia, un nuovo modo di interfacciarsi con le macchine, ma non qualcosa che mi separa dal mondo reale. Siamo già in una epoca storica phygital. Bto sarà disseminato di esperienze immersive pensate per far riflettere sulle nuove frontiere del viaggio. In altre parole dobbiamo ottimizzare le molteplici opportunità create dal metaverso su taluni dettagli operativi come il poter entrare in una camera d’albergo o in una sala congressi e capire se risponde alle proprie esigenze, magari in compagnia di due avatar-assistenti».
Tapinassi è poi entrato nel dettaglio dell’impostazione di Bto, «i quattro temi di fondo di questa edizione saranno l’hospitality, con molti direttori d’albergo con le loro esperienze innovative nell’accoglienza, con lezioni dirette sulla “cassetta degli attrezzi” per riorganizzare l’accoglienza. E ancora food and wine, settore più attrattivo del brand turistico italiano, con una sua riorganizzazione che va improntata con una innovazione digitale mirata, altrimenti siamo fuori mercato, e verranno trattati temi d’attualità come la ristorazione alberghiera che sta tornando protagonista. Terzo passaggio sarà la digital innovation: in questa sessione è prevista la illustrazione della prima Ota che lavora solo con le criptovalute e in destination avremo ospiti internazionali che racconteranno come si stanno confrontando con il tema della sostenibilità, con testimonianze di grande appeal. A conti fatti saranno due giorni di confronti, storytelling, discussioni e dibattiti sul futuro del turismo».
«Rispetto al passato, poi – ha aggiunto – quest’anno Bto ha coinvolto maggiormente il mondo accademico (ben 14 università) riportando al centro lo studio degli scenari del turismo ed un opsservatorio sull’estero, su ciò che sta succedendo in Europa, come la Commissione Ue si approccia il metaverso, come si può regolamentare i controlli dei pagamenti in criptovaluta. Anche queste novità finalizzate a capire l’evoluzione degli strumenti digitali consentirà di migliorare le esperienze turistiche fisiche fatte dai singoli viaggiatori».
In tal senso giocheranno un ruolo da protagonisti anche i portali di destinazione che diventano passaggi cruciali per migliorare la competitività della meta Italia, come ha sottolineato Francesco Palumbo, direttore Fondazione Toscana: «Noi gestiamo il portale della destinazione Toscana e lavoriamo in team cn attori pubblici e privati e vogliamo ribadire la forza del digitale, oggi. C’è ancora molto da fare in Italia e nelle varie regioni: dopo 2 anni di pandemìa il cambio di utilizzo del digitale è fondamentale. Dobbiamo ragionare su come il digitale può cambiare l’esperienza fisica dei turisti nel nostro Paese; come possiamo seguirli e fidelizzarli nel post-viaggio e rendere sostenibili i loro viaggi. Il nostro apporto a Bto sarà di tipo operativo e strategico bidirezionale: accompagnare il turista con servizi digitali concreti e la seconda è la raccolta dati. L’ospite che fa turismo nel nostro paese lascia proprio attraverso il digital, una serie di tracce che vanno raccolte, lette e utilizzate per le strategie future».
A chiusura della presentazione di Bto, è intervenuto Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze ha aggiunto: «Abbiamo fatto un grande gioco di squadra: la regione, la camera di commercio, gli operatori, per ottimizzare l’offerta e dare massa critica a tutto quello che facciamo per gli ospiti. A Bto abbiamo avuto 1.700 testimoni in 14 edizioni, con 400 travel blogger e avremo un ulteriore salto di qualità negli interventi previsti quest’anno, con ben 150 relatori e sarà una sorpresa per il partecipante vivere una presenza immersiva. Il format è cambiato profondamente ed al centro della riflessione ci sarà il metaverso declinato nella destination, food and wine, digital strategy e hospitality. Una full-immersione a disposizione di operatori e media.»