Raccontare quel che è successo e provare a guardare quel che succederà nel turismo post pandemia. Questa la missione di Bto giunto alla sua tredicesima edizione, che si terrà dal 24 al 30 novembre a Firenze, e proprio per dare un segnale forte di cambio di rotta ha trasformato il suo acronimo nel pay-off “Be Travel Onlife”.
Evento di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, organizzato da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione sistema Toscana, Bto avrà per tema “new frictionless world”, un nuovo mondo senza attriti, che cercherà di fornire risposte concrete e percorribili per declinare il turismo post pandemia con i nuovi parametri digital.
elle tre sedi dell’evento, Palazzo Vecchio, Nana Bianca e Camera di Commercio, si susseguiranno le testimonianze di oltre 200 speaker, in buon parte rappresentanti di grandi player della filiera, da Accor Hotels a Booking, da Best Western a Ctrip, con le “incursioni” di nuove dirompenti realtà come Tik Tok. Ci saranno quattro giornate tematiche, dedicate al food and wine, alla hospitality, alla digital innovation ed alle destination.
Come ha spiegato Leonardo Marras, assessore al turismo della Regione Toscana: «Vogliamo tutti realmente rilanciare il turismo e Bto rappresenta una sorta di evento-snodo utile per programmare, confrontarsi, partecipando ad un dibattito sul tema del digitale perché l’innovazione è l’elemento portante sia per la Toscana che per il sistema-paese. Siamo convinti di avere una responsabilità per il rilancio del settore: occorre essere parte attiva di un dibattito internazionale. Ed in tal senso credo che Bto sarà un evento straordinario per livello e dimensione».
Anche Giuseppe Salvini, segretario generale Camera di Commercio di Firenze si sofferma sulle aspettative intorno all’evento: «La formula Bto, 13 anni fa, era anticipatrice del tema digitale. Oggi, questa edizione che si svolge nell’anno peggiore nella storia del turismo avremo 200 speakers e 450 giornalisti e blogger per fare il punto sulle strategie e sulle tendenze evolutive del turismo post Covid. Ragioneremo insieme sulle prossime traiettorie di sviluppo del turismo. Ancora una volta la potenza del digitale e dei prodotti del territorio potranno combinarsi insieme con nuovi modelli. Questo evento, ideato in Toscana, ha tutti i numeri e lo spessore per farsi promotore del rilancio turistico nazionale. Del resto ciò che è successo con il Covid in una destinazione traino come Firenze è fin troppo significativo: da 16 milioni di presenze turistiche registrate nel 2019 siamo piombati ad appena 3,3 milioni di presenze nel 2020. Chiuderemo il 2021 con un +60% di presenze straniere rispetto al 2020. Dunque la ripartenza c’è e i testimonial di Bto, dalle piattaforme agli alberghi, si confronteranno sulle sfide e le soluzioni per poterla sostenere al meglio».
Dello stesso avviso Massimo Monetti di Promo Firenze: «Col protocollo d’intesa con la Regione Toscana e Camera di Commercio, verranno investite tante risorse per il Bto da qui al 2023. Noi cureremo l’aspetto logistico dell’evento con una scelta mirata delle location per quella che non è una mera conferenza sul turismo digitale, bensì una scossa, uno stimolo per le imprese, proponendo modelli di business diversi».
Ne è convinto anche Francesco Tapinassi, direttore scientifico dell’evento: «Dopo 22 mesi riprendiamo il discorso di Bto che tra l’altro era stato l’ultimo evento prima della pandemia. Dobbiamo ora capire come sono cambiati l’approccio al turismo, le modalità di scelta e di acquisto. Un file rouge sarà il concetto di frictionless: ci confronteremo sui nuovi modelli organizzativi, compresi quelli dei grandi eventi».
Per Tapinassi, poi, Bto sarà sì un momento ibrido, «ma utilizzeremo al meglio gli strumenti digitali a disposizione. Questo perché siamo convinti che la tecnologia è amica e non nemica delle relazioni umane. Infatti verranno illustrate le peculiarità di piattaforme che aiutano le interlocuzioni e non entrano in conflitto con gli operatori fisici. Vogliamo sperimentare nuovi modelli di organizzazione. Questo è un evento che nasce dal lavoro di una squadra di circa 80 persone che hanno costruito un palinsesto credibile e interessante».
Gli organizzatori hanno anche ridotto del 70% il biglietto d’ingresso e introdotto biglietti flessibili, per dar modo ai visitatori professionali di seguire solo le sessioni che gli interessano. «Un modo per venire incontro alle esigenze delle pmi di contenere i costi per partecipare ad eventi come il nostro. Avremo poi in anteprima i risultati di una ricerca sul business travel e capiremo come l’azienda oggi e domani vede il viaggio di lavoro nel periodo post-pandemia – sottolinea il direttore scientifico – Cercheremo anche di capire le sfide sulla mobilità, i cambiamenti nei trasporti, le strategie dei territori per diventare destinazioni appetibili. Al termine di questi confronti consegneremo i risultati di questi cinque giorni alle istituzioni pubbliche per fornire una chiave di lettura su quale può essere l’approccio alla nuova governance del turismo italiano. E questo perchè il tallone d’Achille della destinazione Italia è nel modello organizzativo adottato fino ad oggi: purtroppo perdiamo una parte della conversione dei processi di prenotazione ed acquisto del “sogno Italia”, che è nel sentiment di milioni di visitatori, per cause organizzative».
E sulla valenza di ciò che potrà produrre l’evento si è soffermato anche Francesco Palumbo direttore di Fondazione Toscana: «Per approcciare al turismo ormai si utilizza il digitale ed al Bto avremo i grandi player del sistema turistico internazionale. Gran parte delle imprese si stanno adeguando agli input della innovazione ed anche i territori si stanno orientando. La Toscana, ad esempio, è l’unica regione ad avere una piattaforma digitale per le strategie di sviluppi turistico dei territori regionali, e può essere un modello di riferimento. E infatti come regione presenteremo tante innovazioni, dal nuovo portale di destinazione, all’osservatorio dei dati in realtime, confrontandoci anche con i grandi operatori internazionali per orientare al meglio il turismo».