Business travel 2030: come sarà? La vision Gattinoni

by Redazione | 2 Febbraio 2024 12:08

L’industria del business travel in Italia muove numeri significativi. Secondo il Politecnico di Milano, nel 2023 la spesa delle imprese italiane nel segmento ha superato i 21 miliardi di euro, sorpassando i livelli pre-pandemia.

Uno scenario, questo, che ha portato il Gruppo Gattinoni ha sondare necessità, visioni, opportunità e difficoltà dei protagonisti che devono confrontarsi e adeguarsi alle sfidanti evoluzioni dei viaggi d’affari. Come? Commissionando la ricerca “Business Travel 2030. Sfide, opportunità e la trasformazione della gestione dei viaggi d’affari” a Travel for business: «I travel manager stanno affrontando sfide in rapida evoluzione con uno spirito flessibile e strategico, cercando di plasmare il futuro dei viaggi aziendali in sintonia con le onde del cambiamento. Dai dati emerge chiaramente che l’intelligenza artificiale sarà un elemento cruciale nella gestione dei futuri travel program. Ma c’è una certezza che brilla come il sole: il Metaverso non sostituisce, almeno per ora, il calore e la ricchezza degli incontri faccia a faccia. Anche sul tema delle priorità, i Travel Manager hanno le idee chiare: non si tratta di viaggiare meno, ma di viaggiare in modo più efficace e sostenibile», ha dichiarato la ceo di Travel for business Rosemarie Caglia.

Tanti i temi affrontati dalla ricerca. Tra gli elementi di maggior attenzione da qui al 2023 per i travel manager spiccano la blockchain, gli eco-sistemi di viaggio, soprattutto quelli interconnessi. E se il futuro del travel management sarà plasmato dall’intelligenza artificiale, questo vorrà dire portare i travel manager ad analisi più accurate e ad ua migliore ottimizzazione dei costi, ma sarà necessaria anche tanta formazione. Questioni invece come i viaggi a guida autonoma e realtà virtuale e metaverso, pur essendo d’attualità, sono rimandate ed attese dopo il 2030 per pieni sviluppi.
E se la sostenibilità deve essere intesa sempre di più in modo olistico, quindi non solo ambientale ma anche sociale e globale, l’altro tema forte che emerge è il benessere dei dipendenti, che non si deve limitare più a quello fisico ma deve abbracciare anche anche l’ambito mentale e psicologico, magari anche attraverso programmi che permettano di rigenerarsi in viaggio.

TECNOLOGIA PROTAGONISTA

Un’ampia area della ricerca è stata dedicata all’osservazione delle nuove tecnologie emergenti nel settore dei viaggi d’affari, al relativo impatto sulla industry e al ruolo dei travel manager.

È emerso che il futuro del travel management sarà plasmato dall’intelligenza artificiale. Il 37% degli intervistati prevede che i tool basati sull’Ai forniranno nuove prospettive, quali analisi avanzate, previsioni accurate e ottimizzazione dei costi, e, grazie a questi strumenti, i travel manager svilupperanno le proprie competenze, ottimizzando il vantaggio di tali tecnologie.
Il 79% prevede che entro il 2030 le grandi aziende faranno un più ampio utilizzo dell’intelligenza artificiale e degli assistenti virtuali per la gestione dei viaggi.

Il bacino di intervistati si aspetta varie innovazioni entro il 2030. L’utilizzo di blockchain, per garantire la tracciabilità̀ e la sicurezza delle transazioni e dei dati relativi ai viaggi, riducendo i rischi di frodi e manipolazioni, è risultato rilevante ottenendo l’82% di approvazione. Il 77% si è detto interessato alla creazione di ecosistemi di viaggio interconnessi in cui le diverse fasi del viaggio sono integrate e personalizzate, per offrire un’esperienza olistica. Il 57% del campione prevede l’imminente integrazione di dispositivi indossabili e tecnologie biometriche per semplificare il check in, il controllo dei documenti e la sicurezza durante i viaggi, integrazione che mira a rendere l’intero processo di viaggio più fluido e sicuro.

Il 57% proietta il focus sul Metaverso a dopo il 2030: un dato che potrebbe, inizialmente, apparire in contrasto con la visione di una tecnologia che si annida in modo rapido nei diversi contesti e con la volontà di introdurre in modo massiccio il lavoro da remoto. Tuttavia, contestualizzando il dato in un’analisi più ampia, da cui emerge la netta ripresa dei viaggi aziendali e la consapevolezza dell’incontrarsi dal vivo, è assolutamente coerente che l’utilizzo frequente del Metaverso per la gestione degli incontri di business non sia un criterio di scelta prioritario per i travel manager.

SICUREZZA, LA GRANDE SFIDA

Con l’evoluzione della tecnologia, l’integrazione della realtà aumentata, della realtà virtuale e dell’automazione, sta cambiando radicalmente il modo in cui i viaggiatori d’affari individuano e prenotano i propri viaggi. Per il 53% degli intervistati l’entusiasmo per l’innovazione tecnologica si accompagna alla preoccupazione per la protezione dei dati sensibili. Per il 48% di loro, privacy e gestione dei dati sono viste con reticenza dai viaggiatori aziendali, che chiederanno sempre più trasparenza. L’84% dei travel manager prevede di affrontare la sicurezza, collaborando con fornitori specializzati per ottenere informazioni sulle minacce globali. Un’ampia percentuale (81%) si concentrerà sulla promozione della formazione sulla sicurezza; il 71% implementerà politiche aziendali rigorose, incluse scelte di alloggio sicure e protocolli di gestione delle crisi.

DAGLI ANALITYCS AL BENESSERE

Secondo il 43% la scommessa principale per le aziende sarà l’adattamento a smart working, workation, bleisure e alle richieste di servizi più personalizzati e flessibili per ottimizzare i viaggi di lavoro. Non solo, per il 71% degli intervistati, incoraggiare lavoro da remoto con strumenti digitali rappresenta un’opzione percorribile, anche in ottica di sostenibilità.

I travel manager coinvolti nella ricerca non incoraggiano a viaggiare meno, ma a farlo in un’ottica più responsabile. Per il 49% degli intervistati, i viaggiatori d’affari stanno sviluppando una visione più integrata del benessere aziendale e personale durante i loro spostamenti. Questa prospettiva abbraccia servizi di assistenza personalizzati e programmi che puntano a migliorare la salute psicofisica. Il 50% degli intervistati si aspetta che le policy aziendali porranno sempre più enfasi sul benessere complessivo dei viaggiatori d’affari, inteso come benessere psicofisico.

NUOVI PARADIGMI DEL LAVORO E SOSTENIBILITÀ

A fronte di un 19% di imprese – fra quelle intervistate – che ancora non hanno adottato alcuna misura specifica per rendere i viaggi d’affari più sostenibili, i travel manager attualmente propendono nella selezione di fornitori che agiscono in modo sostenibile (20%) e introducono meccanismi di compensazione a fronte del carbonio emesso nei viaggi aziendali (17%). Guardando al futuro, l’87% del campione riconosce l’importanza di negoziare con i fornitori per assicurare opzioni di qualità e convenienti in linea con i principi sostenibili; l’82% vuole prenotare servizi di viaggio più ecologici.

Il 49% degli intervistati ritiene sarebbe utile integrare gli indicatori di sostenibilità nelle ipotesi di viaggio, per favorire la consapevolezza del personale viaggiante sul proprio impatto e favorire la scelta delle opzioni più sostenibili. Il 39% ritiene che sarebbe necessario garantire la conformità alle politiche e agli standard di sostenibilità aziendali in ogni organizzazione e prenotazione di viaggi.

LA MOBILITÀ PIU RIVOLUZIONARIA: DOPO IL 2030

I mezzi della mobilità sono naturalmente connessi al tema della sostenibilità. Il 48% dei travel manager ritiene che dovrà tenere conto delle tecnologie emergenti della mobilità che potrebbero essere introdotte sul mercato, valutando le conseguenti implicazioni operative, finanziarie e di sostenibilità per la propria azienda e i viaggiatori aziendali.

Gli intervistati dividono il panorama in due fasi temporali. Nei prossimi anni daranno priorità a mezzi di trasporto a emissioni zero (veicoli elettrici o a idrogeno) e si aspettano di essere chiamati a collaborare con piattaforme che integrano tutti i servizi di mobilità, per viaggi intermodali. La grande sfida di fatto arriverà dopo il 2030 con l’esplorazione di nuove forme di mobilità, tra le quali veicoli aerei a decollo e atterraggio verticale (Vtol), e sistemi come Hyperloop (91%), oppure mezzi di trasporto a guida automatizzata per ottimizzare l’utilizzo delle risorse e ridurre gli impatti ambientali (80%). Potrebbero, infine, emergere altri attori e opzioni di mobilità ancora più innovative, tra cui i roboshuttle (minibus autonomi condivisi da quattro a otto posti) o gli aerotaxi urbani.

FORMAZIONE, IL MUST

Il contesto socio-economico nazionale nel quale operano i travel manager appare estremamente frenetico, e richiede grande capacità di adattamento: il 56% degli intervistati ha individuato come essenziale la necessità di investire nella formazione e nell’addestramento del personale e il ruolo cruciale che giocherà la formazione nei prossimi anni è principalmente legato a due ambiti: tecnologia e sicurezza.

Elena Carlino, direttrice commerciale Gattinoni Business Travel, ha commentato: «L’analisi dell’andamento dei business travel rivela una ripresa graduale ma costante del comparto, trainata dall’adozione diffusa di soluzioni ibride e digitali. Questo equilibrio, tra necessità di viaggio e nuove modalità operative, promuove una trasformazione duratura nel settore, con un’attenzione crescente verso la declinazione della flessibilità lavorativa, nelle sue innovative formule. In questo scenario il ruolo delle agenzie come la nostra sarà sempre più quello di consulenza e supporto per offrire soluzioni tailor made e in grado di rispondere a tutte le esigenze del cliente. La personalizzazione si sviluppa in più ambiti, dalla classica consulenza di gestione della trasferta allo sviluppo e all’implementazione di soluzioni tecnologiche “su misura”, perché ogni azienda è diversa dalle altre, anche grazie alle evoluzioni del settore che vanno sempre più verso lo studio dell’applicazione dell’intelligenza artificiale alle trasferte. Un altro ambito in cui stiamo investendo molto è la sostenibilità per andare incontro alle nuove richieste delle aziende sempre più attente al tema e pronte ad adottare politiche green».

IN FIERA CON UNO STAND SENSORIALE CHE ATTIVA TATTO, UDITO E OLFATTO

Il Gruppo Gattinoni si presenta a Bit con uno stand, certificato Carbon Neutral, allestito con speciali postazioni sensoriali che ricreano le atmosfere del viaggio (Pad.4 – Stand B121).

«Quest’anno abbiamo dato al nostro stand la caratterizzazione della sensorialità – ha sottolineato Isabella Maggi, marketing & commu- nication director di Gattinoni Group – Un gioco creativo che ci permette, oltre ad attrarre i visita- tori, di raccontare, a chi passa da noi, i nostri pro- dotti attraverso tatto, udito e olfatto. La sperimentazione e l’esperienza sono alla base dei nostri tour e dei viaggi che le agenzie Gattinoni propongono ai propri clienti e, proprio per questo, abbiamo deciso di muoverci in questa direzione. È anche l’occasione per incontrare partner, fornitori, agenzie e presentare i nuovi cataloghi freschi di stampa».

Nel nuovo catalogo Mare Italia, già online, le regioni con maggiori proposte per l’estate sono Sardegna, Sicilia e Puglia. Molte anche le strutture in Calabria, Toscana, Basilicata, Ischia, Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo, per un totale di 115. No- vità 2024 è la selezione “La tua vacanza best choice”, che segnala alcuni resort dall’ottimo rapporto qualità-prezzo con posti volo garantiti in alta sta- gione per raggiungere Sicilia e Sardegna. Il nuovo catalogo Tour 2024 di Gattinoni Travel propone una vasta gamma di viaggi a medio e lungo raggio con due modelli di tour: il tour Experience e il tour Ex- plore. Il primo offre un viaggio esclusivo e persona- lizzato, con guide in loco per esperienze uniche. Questi tour vedono la presenza di un accompagnatore professionista che rimane fino alla conclusione del viaggio. I tour Explore, che includono l’Italia, sono destinati a viaggi più a corto raggio e più ac- cessibili.

Il management Gattinoni è presente, in qualità di relatore, a quattro convegni in programma lunedì 5 febbraio.

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