by Redazione | 29 Novembre 2023 11:03
Pmi e grandi aziende italiane godono di buona salute finanziaria. Nel quadro che emerge dal nuovo report “Imprese italiane: le nuove vie della crescita”, realizzato da Nielsen e commissionato da American Express, si sottolineano due principali driver di crescita: l’accelerazione digitale e la capacità di far crescere la loro presenza al di fuori dell’Italia.
L’attenzione all’estero ha portato una nuova spinta al business travel. Il rapporto dedica infatti attenzione ai viaggi d’affari che sono tornati a livelli pre pandemici.
La maggioranza delle imprese italiane, infatti, oggi è attiva a livello internazionale: il 72% opera in almeno un altro Paese, il 56% in due o più paesi, mentre il 50% esporta, percentuale che sale al 59% tra quelle che hanno registrato una crescita del fatturato nell’ultimo anno, e un altro 15% è interessata a cominciare a farlo nel prossimo futuro.
Il che ha determinato il ritorno del business travel sia in Italia sia all’estero ai livelli pre pandemici per le aziende intervistate. La maggioranza afferma che i livelli di viaggi d’affari sono tornati a pari o aumentati rispetto al pre pandemia (74% per quelli in Italia e 77% per quelli all’estero).
Rispetto allo scorso anno, il 32% delle imprese intervistate ha segnalato una crescita nei viaggi d’affari domestici rispetto all’anno precedente; il 36% un aumento dei viaggi d’affari all’estero rispetto al 2022.
Le imprese che hanno riportato una crescita di fatturato lo scorso anno hanno visto aumenti maggiori dei viaggi d’affari rispetto all’anno precedente, rispettivamente per il 40% degli intervistati (per i viaggi nazionali) e 46% (per i viaggi all’estero).
Sono cambiate, comunque, le priorità per chi viaggia per lavoro dopo la pandemia: la sicurezza è diventata il fattore chiave, al primo posto per il 57% degli intervistati; seguita dalla prevenzione dei problemi e dalla semplificazione dei processi, entrambi al 52%, mentre una minor durata dei viaggi si colloca più in basso, col 42%.
Tra le principali evidenze emerse dalla ricerca Nielsen per American Express: il 47% delle Pmi e delle grandi aziende intervistate ha riportato una crescita del fatturato negli ultimi 12 mesi; di queste, il 39% ha menzionato l’accelerazione digitale come principale driver di sviluppo. Il 51% ha aumentato l’utilizzo dei pagamenti digitali nel corso dell’ultimo anno, con conseguente risparmio di tempo per il 37% di esse e di denaro per il 23% grazie all’automazione dei pagamenti. E oltre il 73% concorda che la gestione dei flussi di cassa sia diventata un tema più importante.
«Le imprese italiane stanno vivendo uno scenario in evoluzione, contraddistinto in primo luogo dalla volontà di innovare e di aumentare il ruolo e l’impatto della digitalizzazione, adottando così una mentalità più dinamica e flessibile rispetto al passato. American Express si dimostra consapevole dell’importanza di questa evoluzione, abilitando i pagamenti digitali oltre le nostre carte corporate tradizionali, mirando a migliorare l’esperienza di acquirenti e fornitori attraverso soluzioni altamente performanti e un servizio eccellente, risolvendo al contempo i problemi più comuni legati ai pagamenti B2B», ha dichiarato Enzo Quarenghi, amministratore delegato di American Express.
L’automazione dei pagamenti porta benefici tra cui risparmio di tempo, efficienza e riduzione dei costi.
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