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Business travel, come ripartire:
corridoi aerei e doppio test

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Ripristinare le vie aeree tra i più grandi centri finanziari è vitale per ridare impulso all’economia e al business travel internazionale, quest’ultimo, fetta di mercato importante per il mondo del turismo. A sostenerlo è il World Travel & Tourism Council (Wttc), che spiega come possa essere strategico introdurre corridoi pilota – con doppio test anti Covid, a distanza di pochi giorni e a partire dall’arrivo in aeroporto – tra hub sponde dell’Atlantico come Londra e New York, per trascinare di conseguenza la ripresa della movimentazione dei businessman.

L’ipotesi dei cosiddetti “test gemelli” prende quota a seguito dei dati diffusi dal Public Health England, secondo cui i controlli svolti in rapida successione riuscirebbero a identificare l’80% dei passeggeri affetti da Covid-19 riducendo, tra l’altro, la quarantena da 14 giorni a non più di quattro o sei o addirittura eliminarla del tutto. Proprio sulle quarantene, il Wttc ribadisce come queste «abbiano sull’economia un impatto devastante», su cui i governi devono agire subito con azioni mirate.

Gloria Guevara, ceo e presidente del Wttc, ha dichiarato: «Oltre al corridoio tra Londra e New York si potrebbe pensare di attivarne altri tra centri che hanno un simile e basso livello di contagi, collegando quindi città come WashingtonFrancoforteAmsterdam, Dubai, Hong Kong e Shanghai, dando respiro poi anche al turismo leisure».

«Ogni volta che il Regno Unito inserisce un’altra destinazione nella sua lista di quarantena, l’economia ne soffre – ha proseguito Guevara – I viaggi d’affari internazionali sono la linfa vitale dell’economia globale e contribuiscono con più di 272 miliardi di dollari all’anno. Lo schema pilota con il suo regime di test gemelli crediamo che aiuterà a rassicurare le aziende verso i loro dipendenti per riprendere a viaggiare eliminando le quarantene inutili. Continuare con il caos attuale sarebbe un enorme errore e causerebbe ulteriori gravi danni economici e inutili difficoltà a milioni di persone in tutto il mondo».

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