I viaggiatori d’affari italiani sono i più green a livello continentale. Secondo la ricerca Corporate Travel Sustainability Index di Sap Concur il 65% dei viaggiatori d’affari in tutta Italia ignorerebbe intenzionalmente la travel policy e i budget per viaggiare in modo più ecologico.
I dipendenti delle aziende italiane sono quindi i più consapevoli di dover apportare un cambiamento in materia di viaggi green, seguiti da Francia (63%), Spagna (60%), Regno Unito (57%), Paesi Nordici e Benelux (56%) e Germania (50%).
L’indagine, condotta su 2.450 travel manager e 2.000 viaggiatori d’affari in 12 mercati europei, ha anche dimostrato come la quasi totalità (98%) dei viaggiatori italiani sono disposti ad allungare i loro viaggi se ciò significa un maggiore rispetto dell’ambiente, situazione molto simile anche negli altri Paesi presi in esame.
Tra i fattori che potrebbero incentivare i business travel a sostenere viaggi più ecologici, la ricerca nomina gli incentivi finanziari, con quasi la metà (46%) dei viaggiatori italiani che li ha identificati come il metodo più efficace.
«La ricerca mostra una sorprendente volontà da parte dei dipendenti di dare priorità ai viaggi più ecologici rispetto ai tempi di viaggio e alla conformità delle policy. Al fine di motivare i dipendenti, i travel manager dovrebbero implementare misure che celebrano e condividono le migliori pratiche quando si tratta di sostenibilità», ha affermato Pierre-Emmanuel Tetaz, Emea general manager presso Sap Concur.
«Lo studio evidenzia un trend molto chiaro legato all’importanza della sostenibilità nel futuro del business travel. Uniamo a questo elemento i cambiamenti in atto sul tema della mobilità integrata come seguito della pandemia ed otterremo un importante ‘punto di svolta digitale’ per molte aziende italiane: attenzione al carbon footprint, e al passaggio della carta alle ricevute digitali, più economiche, ma anche sostenibili», ha aggiunto Gabriele Indrieri, country manager per Italia, Malta e Grecia di Sap Concur.