Presentato all’Enit il Buy Wedding in Italy, il primo roadshow interamente dedicato al destination wedding. Sette le tappe, dal 23 febbraio all’11 aprile, per far conoscere a professionisti, aziende e associazioni di categoria il prezioso mercato del cosiddetto “incoming bianco”.
A oggi, circa 7mila coppie di stranieri scelgono l’Italia, generando circa 330mila arrivi, quasi 1,1 milioni di presenze e una media che si aggira sui 54mila euro a cerimonia. Si tratta di dati del 2015, in forte aumento di anno in anno, così la Bussolaeventi, organizzatrice del Buy Wedding in Italy, ha predisposto una piattaforma per consentire agli gli agenti di viaggi, operatori turistici e albergatori la possibilità di intercettare un business interessante.
Le sette tappe previste sono Firenze, Padova, Torino, Milano, Napoli, Bari e Palermo, mentre a Bologna, dal 20 al 22 ottobre prossimi, è previsto il culmine degli appuntamenti itineranti, in concomitanza con Bologna Sì sposa e Gay Bride. Un’occasione, questa, che vedrà protagonisti circa 30 buyers internazionali.
«Il tour – ha sottolineato Valerio Schonfeld, titolare di Bussolaeventi – è realizzato con consulenti e operatori specializzati e consentirà alle aziende di avvinarsi a questo mercato, acquisire nuovi strumenti per accrescere il proprio peso e conquistare nuova clientela».
Per completare il supporto agli operatori, tra tutto, la realizzazione della guida cartacea e del portale web www.buyweddinginitaly.it.
«Abbiamo messo insieme il mondo della wedding industry con il travel – ha dichiarato durante la presentazione dell’evento Bianca Trusiani, agente di viaggi e tra gli artefici dell’organizzazione del roadshow – Una unione molto forte, supportata da un’iniziativa che intende spiegare agli imprenditori del viaggio, con questa serie di appuntamenti, come possono attrezzarsi per intercettare questo segmento. Spiegheremo come poter sfruttare gli spazi alberghieri o anche operare per la destagionalizzazione».
Gianluca Tedesco, del comitato tecnico di Buy Wedding in Italy, ha infine sottolineato: «Stiamo parlando di un mercato dove convergono strutture ricettive, aziende artigiane e territori che possono condividere un pacchetto d’offerta per presidiare il mercato. Ma bisogna lavorare bene sulla comunicazione e sulla relazione con i partner esteri, capire bene cosa cercano e cosa vogliono i potenziali clienti stranieri del wedding. Per far questo, secondo noi, bisogna unirsi e creare un prodotto vincente. Questi roadshow sono un’occasione per fare un confronto tra imprenditori e organizzare un vero e proprio gruppo di lavoro».