Calabria, l’altra storia a Casignana: documentario su identità e memoria
Il profumo del tempo a Casignana, un documentario nell’ambito del progetto “Locride 2025 tutta un’altra storia”
Presentato a Roma, presso la Fondazione Willy Brandt – Palazzo della Confraternita dei Bergamaschi, il documentario “Casignana il profumo del tempo”. Ideato e realizzato nel piccolo borgo della Locride in provincia di Reggio Calabria, il documentario è nato grazie al primo “Laboratorio Cinematografico di Comunità”, iniziativa che fa parte del progetto “Locride 2025 tutta un’altra storia” (promosso dal Gal Terre Locridee e da Officine delle Idee con la partecipazione dei 42 comuni della Locride, con la condivisione della Città Metropolitana e della Regione Calabria), e che punta a promuovere la partecipazione delle comunità locali nel processo di valorizzazione culturale, sviluppo locale e coesione sociale.
Prodotto da Antonio Blandi e Fausta Comite di Officine delle Idee, con la collaborazione del Comune di Casignana, e del Gal Terre Locridee e codiretto da Francesco Aiello, Andrea Belcastro e Dario De Luca, il documentario è nato dal bisogno degli abitanti di Casignana di recuperare la memoria dei fatti drammatici avvenuti il 21 settembre 1922, quando i carabinieri e i fascisti spararono contro i braccianti della cooperativa “Garibaldi”, colpevoli di aver organizzato un’occupazione delle terre di proprietà del principe di Roccella, provocando l’uccisione del vicesindaco di allora, Pasquale Micchia, e di due contadini, Rosario Conturno e Girolamo Panetta, oltre a decine di feriti. Un avvenimento che, come ha ricordato il sindaco di Casignana Rocco Celentano, ha fortemente inciso sulla comunità locale, e che proprio per questo è stato scelto per realizzare il “Laboratorio Cinematografico di Comunità”.
Grazie ai dibattiti con gli esperti (storici e scrittori) e al confronto nato all’interno della stessa popolazione, il “Laboratorio” ha consentito agli abitanti di Casignana, al di là delle loro competenze e del ruolo sociale, di acquisire nuove chiavi di lettura su ciò che è avvenuto, attraverso un approccio non solo consapevole ma anche critico, e grazie all’opportunità di poter esprimere la propria opinione in un contesto libero da preconcetti, culturalmente interessante e coinvolgente, vivendo un’esperienza unica.
«Il patrimonio identitario e quello culturale rappresentano le radici su cui costruire il futuro e il riscatto delle piccole comunità – ha spiegato Franco Crinò, vicesindaco di Casignana – Come amministrazione comunale e grazie anche all’impegno della delegata alla cultura Agata Mazzitelli vogliamo valorizzare il contesto paesaggistico rurale e il centro storico, anche con iniziative come l’albergo diffuso. E con la promozione della Villa Romana che, scoperta nel 1963, rappresenta un’importante testimonianza della ricchezza stilistica, architettonica e della raffinatezza artistica degli edifici nobiliari di epoca ellenistica, e dei mosaici che sono un unicum sul territorio calabrese».
Presente all’incontro romano anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha sottolineato l’impegno a divulgare questo progetto che punta al recupero della memoria, e che vuole raccontare la Calabria come una terra piena di opportunità.