Bilancio più che positivo per Caleido Group, quotata al segmento Aim di Borsa italiana, che chiude il primo semestre dell’anno con ricavi per 3,4 milioni di euro, pari a un incremento del +22% rispetto al semestre 2017.
Un risultato reso possibile, si legge nella nota ufficiale del Gruppo, dalla crescita omogenea delle sue quattro business unit e dall’aumento del numero di agenzie di viaggi clienti. Così come si è avuto un ottimo decollo operativo della nuova linea Partenze Speciali che ha fatto registrare un incremento del +30% rispetto allo scorso anno sia in termini di nuove prenotazioni che di partenze effettive riportando una marginalità lorda superiore di circa il +20% rispetto agli altri comparti dell’attività aziendale.
Per l’immediato futuro, tra l’altro, è previsto un rimodernamento tra la business unit Dreambox e la divisione Scenario, focalizzata sul turismo ricettivo.
Per Cristiano Uva, presidente ed amministratore delegato di Caleido Group: «Questi risultati sono significativi poiché la robusta crescita dei ricavi proviene da tutte le aree di business, ed è più che positiva soprattutto in considerazione della forte connotazione stagionale dell’attività la cui gran parte dei ricavi e dei costi si sviluppano nel secondo semestre in coincidenza con il maggior flusso di viaggi e vacanze venduti».
Arrivano anche altre novità tecnologiche e aziendali per il Gruppo: «Ora proseguiremo gli investimenti in tecnologia e il processo di riorganizzazione aziendale e del product offering. Abbiamo infatti avviato il progetto di rinnovamento tecnologico dell’azienda che condurrà all’implementazione di una piattaforma ebooking e gestionale proprietaria alquanto innovativa – rimarca Uva – La scelta si inserisce in una strategia volta a puntare sulla tecnologia e progressivamente trasformare, attraverso la blockchain, Caleido Group in una realtà di riferimento nel segmento traveltech. Per quanto riguarda le prospettive di crescita dimensionale, oltre al positivo dato di incremento organico del business rimaniamo aperti a potenziali partnership più o meno integrate».