Fisco, le scadenze di marzo per le imprese

Sono tanti gli adempimenti fiscali nel mese di marzo per società e professionisti. Dopo il ravvedimento operoso sprint del 1° marzo, il 16 ci sono ben cinque “appuntamenti” da segnare in agenda.
C’è la comunicazione C.U., con i sostituti di imposta che devono inviare all’Agenzia delle Entrate le certificazioni relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi erogati nell’anno 2024; la denuncia e versamento contributi Inpgi, con le aziende editrici, quotidiani, imprese radiotelevisive che devono denunciare i contributi dovuti dai lavoratori con rapporto di lavoro giornalistico e versare i contributi mensili dovuti dai giornalisti; la bollatura libri e registri contabili (tassa concessione governativa), che prevede che le società di capitali devono versare una tassa annuale di concessione governativa (la bollatura e la numerazione dei registri): euro 309,87 (misura forfetaria), euro 516, 46 (se il capitale o fondo di dotazione è superiore a euro 516.456,90).
E ancora la Liquidazione e il versamento dell’Iva mensile da parte di imprese ed esercenti “arti e professioni” in regime Iva mensile, e il versamento annuale Iva, risultante dalla dichiarazione annuale relativa all’anno precedente.
Il 18 marzo è invece previsto il ravvedimento operoso, con la regolarizzazione dei versamenti imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 febbraio 2025 maggiorate di interessi legali e della sanzione ridotta al 1,5%.
Il 25 marzo tocca ai Modelli Intrastat: gli operatori con obbligo mensile devono presentare gli elenchi riepilogativi delle cessioni intracomunitarie, nonché i dati statistici relativi agli acquisti e alle cessioni. Questo passaggio è fondamentale per il monitoraggio delle transazioni intracomunitarie