Da Marriott ad Accor, la campagna d’Africa dell’hôtellerie
È stato l’Africa Hotel Investment Forum 2018, tenutosi a Nairobi, in Kenya, l’occasione scelta dalle grandi catene alberghiere per annunciare importanti investimenti sul continente africano. Un territorio che vuole puntare sul settore dei viaggi sfruttando tutto il proprio raggio d’azione e che, nei prossimi anni, potrà contare su migliaia di posti letto in più e, quindi, essere davvero pronto ad accogliere il turismo a certi livelli.
Il debutto in Mozambico e una maggiore presenza in Ghana, Kenya, Marocco e Sudafrica sono i prossimi passi di Marriott International in Africa. Un piano d’attacco, quello messo in piedi dal colosso Usa, che entro cinque anni si pone l’obiettivo di aprire qualcosa come 200 nuove strutture in tutto il continente, con il portfolio che arriverà a contare circa 38mila nuove camere. Oggi Marriott è presente in 21 Paesi africani e ha in programma di espandersi anche in posti come Benin, Botswana, Costa d’Avorio, Mauritania e Senegal.
«L’acquisizione di Protea Hotels, dopo quella di Starwood, ha dato uno straordinario impulso alla nostra crescita sul territorio africano – ha detto Alex Kyriakidis, president and managing director Middle East and Africa – Il continente è ancora in difficoltà per quanto riguarda la presenza di grandi Gruppi alberghieri, e ci presenta una fantastica opportunità per far crescere i nostri marchi». Tra le new opening di Marriott spiccano le strutture brandizzate Protea Hotels (molto forti in Africa) come l’Accra Kotoka Airport in Ghana o il Protea Hotels by Marriott Nairobi, in Kenya. Così come il Marriott Marrakech Hotel in Marocco, l’esordio dell’Ac by Marriott in Africa a Cape Town, e la prima storica apertura in Mozambico, con il Four Points by Sheraton Nampula.
Focus sull’Africa anche per Destination 2022 di Radisson Hotel Group, il piano operativo strategico quinquennale del Gruppo che si pone l’obiettivo di diventare una delle prime tre catene alberghiere del mondo. Radisson prevede di raggiungere 130 hotel e 23mila stanze nel continente entro il 2022. Andrew McLachlan, senior vice president development Africa subsahariana di Radisson Hotel Group, ha dichiarato: «Siamo entusiasti di annunciare 10 nuovi hotel in soli nove mesi, il che equivale ad almeno una new entry al mese. Intendiamo continuare questa crescita attraverso un’ulteriore espansione nei mercati chiave di questo fiorente territorio».
Oltre al Radisson Hotel & Apartments Abidjan Plateau (Costa d’Avorio) e al Park Inn by Radisson Lusaka Longacres (Zambia) annunciati all’inizio di quest’anno, tra i restanti otto nuovi alberghi nei programmi della catena alberghiera ci sono il Radisson Collection Ikoyi Lagos (Nigeria), il Radisson Red Hotel Abidjan (Costa d’Avorio), il Radisson Blu Hotel Casablanca (Marocco) o anche il Park Inn by Radisson Tunis (Tunisia).
Infine, i colpi messi a segno da Hilton e Accor. Mentre continua la sua crescita in Africa con l’introduzione di nuovi marchi e l’ingresso in nuovi Paesi, durante la kermesse in Kenya, Hilton ha annunciato che è in procinto di rafforzare la sua presenza sul terriotorio nei prossimi cinque anni con l’apertura del Legend Hotel Lagos Airport, il primo della Collezione Curio by Hilton in Africa.
Dal canto suo, il Gruppo alberghiero francese ha firmato l’accordo per una nuova proprietà in Ghana: si tratta della prima struttura Accor a marchio Pullman (per una clientela di alta gamma che predilige soggiorni lunghi e un trattamento di tipo 4 o 5 stelle). Riguardo l’ultima novità, Mark Willis, chief executive officer Middle East and Africa region, ha affermato: «Questo è un accordo che rappresenta un passo importante verso l’espansione della nostra rete nell’Africa sub-sahariana. E dimostra quella che è la nostra dedizione allo sviluppo dei concetti di ospitalità più distinti, tra cui Pullman Living, la nostra convincente soluzione per chi vuole soggiorni prolungati e di livello premium».
