by Redazione | 9 Marzo 2021 10:29
Rispedita al mittente la richiesta di pagamento del canone speciale Rai inviata agli albergatori italiani con la tassativa scadenza del 31 marzo 2021. In una lettera inviata al governo e alla tv di Stato, Atr Milano Confesercenti chiede la proroga e giudica il caso “surreale”.
L’associazione, tra le righe, ribadisce che il “canone speciale Rai è una tassa di possesso che varia tra i 400 e i 6000 euro in base al numero di camere, di stelle e di televisori posseduti da una struttura ricettiva. Mediamente gli hotel italiani pagano circa 1000 euro a struttura, per cui i 32mila alberghi italiani sborsano almeno 30 milioni di euro complessivi”.
La nota di Atr prosegue con un ficcante confronto: “il Festival di Sanremo 2021 è costato 17 milioni di euro e dovrebbe generare ricavi per circa 27 milioni”. Da qui la proposta del presidente Rocco Salamone: «Il festival è stato uno schiaffo a tutte le attività commerciali costrette a stare chiuse: per questo ci auguriamo che i suoi ricavi possano essere utilizzati dalla Rai per mitigare il carico fiscale sulle attività come hotel, bar e ristoranti che nel 2020 e in questo inizio 2021 hanno tenuto sia le luci che i televisori spenti».
«La richiesta di pagare il canone Rai – prosegue Salamone – non considera le restrizioni a cui siamo sottoposti: aperti per decreto, ma chiusi di fatto per il divieto di spostarsi tra regioni».
La dura presa di posizione di Atr – contenuta dunque nella lettera inviata sia alla Rai che al governo – vuole esplicitamente richiedere di spostare la scadenza del canone speciale, “tenendo conto della profonda ingiustizia nel far gravare sugli albergatori chiusi il bilancio della tv di Stato, molto meno toccata dalla pandemia rispetto all’industria turistica e agli eventi dal vivo”.
“Ci auguriamo – conclude l’associazione – che il ministro del Turismo Massimo Garavaglia si dimostri sensibile su questa tematica”.
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