Caos passaporti in Italia: “Situazione non ancora risolta”
Continua a tenere banco il tema dei ritardi sulle emissioni dei passaporti per i cittadini italiani a poche settimane dal picco dei viaggi estivi. L’allarme sulle procedure a rilento delle questure e dei commissariati – già lanciato negli scorsi mesi dalle associazioni di settore – viene ripreso in queste ore da Assoviaggi Confesercenti.
«Le necessità turistiche – così come indicato dal ministero dell’Interno e sul sito della polizia di Stato già dal 2 marzo scorso – se opportunamente documentate sono da considerarsi motivo di urgenza per ottenere il rinnovo o il rilascio del passaporto. Quindi chi ha prenotato un viaggio in un’agenzia ed è in possesso di un contratto regolarmente sottoscritto è provvisto di documento sufficiente per accedere a questa formula di urgenza, rivolgendosi direttamente alla propria questura», ribadisce il presidente dell’associazione, Gianni Rebecchi.
«Purtroppo, continuiamo a ricevere segnalazioni che alcune questure in Italia non considerano il turismo – anche se correttamente documentato attraverso l’acquisto di un pacchetto turistico – un motivo di causa d’urgenza», denuncia Rebecchi.
«Chiediamo al ministero dell’Interno e alla polizia di Stato di vigilare affinché la clausola turismo sia rispettata da tutte le questure, per garantire i diritti dei cittadini ed evitare ulteriori danni al comparto del turismo organizzato – rimarca il residente di Assoviaggi Confesercenti – I ritardi nel rilascio e nel rinnovo dei passaporti hanno già fatto saltare o posticipare circa un migliaio di viaggi, con conseguenti mancati incassi per le agenzie».