by Serena Martucci | 11 Ottobre 2022 10:23
(MADRID) Nonostante la crisi, l’inflazione , la guerra, la richiesta di lusso nel travel continuerà a crescere. Tanto da superare i livelli del 2019. È una delle previsioni esposte in occasione del Forward_ Mad, l’evento di networking tenutosi a Madrid dal 5 all’8 ottobre con la partecipazione di esperti internazionali del settore turistico. Due giorni di confronti e discussioni su come si svilupperà il mercato del lusso, i nuovi trend e le aspettative dei clienti.
E i dati, sembra, lasciano ben sperare. Secondo Maribel Rodriguez, vice presidente del Wttc (World Travel & Tourism council), organizzazione che riunisce 200 membri in tutto il mondo, il 2022 vedrà un crescita del turismo pari al 43,7%, mentre nel 2023 si tornerà ai volumi del 2019.
«Di sicuro la pandemia ha fanno emergere dei nuovi trend che bisognerà considerare nella programmazione turistica – spiega Rodriguez – C’è la riscoperta del mercato turistico interno, la ricerca di un nuovo modo di vivere le vacanze più flessibile ma prevede anche un “long stay”, l’attenzione per il benessere e per opzioni di viaggio sostenibili. Non solo. Guardando al mercato del lusso, il 70% dei viaggiatori ha pianificato di spendere nel 2022 più denaro rispetto agli anni precedenti, soprattutto da dedicare ad esperienze tagliate su misura del turista».
Ascoltare ed anticipare cosa vogliono i nuovi viaggiatori diventa un asset importante per qualunque destinazione. A Madrid l’hanno capito e messo in opera. «Ci siamo resi conto che la città, una delle destinazioni europee più visitate, aveva bisogno di riposizionarsi in campo internazionale – ha aggiunto Luis Martin, general manager della Tourism Community della capitale iberica – Così abbiamo spinto per proposte gastronomiche innovative, nuovi alberghi ultra moderni, il progetto di un nuovo stadio che sarà pronto nel 2023 e puntato sulle esperienze shopping. I risultati sono arrivati. Non solo in termini di arrivi, ma anche di capacità di spesa».
Ma in quali settori i viaggiatori spendono di più? «Hotel e ristoranti – precisa Natalia Lechmanova, senior economist Eu & Mea del Mastercard Economic Institute – Analizzando l’uso delle carte di credito abbiamo notato che nel post pandemia c’è stato un sostanziale cambiamento negli acquisti dei viaggiatori: si spende molto meno in elettronica o oggetti materiali ma molto di più per l’alloggio, i ristoranti e tutto quello che riguarda il food. Madrid poi ha avuto un vero e proprio boom in occasione del Pride, un evento che ha avuto un ottimo impatto per l’economia locale».
Nel corso dei diversi panel è stato affrontato il tema su come la reputazione online possa avere un impatto anche sui ricavi, su come alcune destinazioni come il principato di Monaco, la Francia o la città di Lubiana stiano investendo in campagne di storytelling e eventi B2C con l’obiettivo di far conoscere le esperienze esclusive dedicate ai big spender, in collaborazione anche con gli artigiani locali ed ancora sulle strategie di posizionamento di alcune compagnie di jet privati oppure dei nuovi servizi offerti dalle società di gestioni aeroportuali.
Ad esempio Aena offre nei suoi aeroporti di Madrid e Barcellona un servizio Vip che permette di effettuare i controlli del passaporto e il check in del bagaglio in aeroporto attraverso una discreta lounge, oltre ad offrire assistenti dedicate che accompagnano i clienti direttamente al finger con un auto dedicata. Durante l’evento gli ospiti hanno potuto visitare due dei nuovi hotel di lusso aperti recentemente nel centro di Madrid: il Madrid Edition, brand luxury della catena Marriott e il nuovo Thompson. Inoltre hanno potuto visitare in esclusiva le sale del museo Thyssen e partecipare alla cena di gala.
«In Forward_ vogliamo porci queste domande, cercare risposte ed esplorare nuovi orizzonti. Vogliamo creare un punto di incontro per una comunità di leader audaci che possano unirsi a noi nell’entusiasmante avventura di dare definizione alle sfide e alle opportunità che l’industria del turismo offre, ora e in futuro – conclude Fabián González, fondatore del progetto – Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, Madrid è diventata una destinazione scelta da numerose catene di hotel di lusso. Ci siamo resi conto da subito che per attrarre investimenti e clienti, bisogna fare squadra, mettere a confronto le realtà pubbliche e i partner privati e cercare di interpretare le tendenze del mercato. Solo così è possibile far crescere l’economia turistica. Oggi, dopo essere giunti alla seconda edizione, possiamo dire che il nostro lavoro ha permesso di creare un buon networking e di analizzare dati e prospettive utili per definire le azioni strategiche soprattutto nel segmento luxury. L’obiettivo è di far crescere questo evento e ampliarlo portandolo anche in altre sedi internazionali».
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