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Capri Sicura, l’efficacia del protocollo “Safe Hospitality”

Capri

Se il green pass non basta, a rassicurare (e ad attirare) i turisti, gli operatori si organizzano da sé. Spesso, con risultati incoraggianti. È il caso di Federalberghi Isola di Capri, Bourelly Health Service (servizio di autoambulanze, ndr) e Beside (piattaforma digitale per la prenotazione di tamponi da parte dei turisti, ndr), che per favorire la ripartenza del turismo hanno ideato il protocollo “Safe Hospitality”, che si è già dimostrato utile nell’individuazione di casi asintomatici, e nella prevenzione di nuovi cluster.

Oltre 1.600 tamponi rapidi antigenici e più di 600 tamponi molecolari sono stati effettuati fra i mesi di maggio e luglio ai turisti stranieri arrivati a Capri nelle strutture associate a Federalberghi Isola di Capri e aderenti al progetto. Complessivamente sono 9 i positivi asintomatici individuati, tempestivamente segnalati alle autorità competenti, e gestiti attraverso isolamento e controllo sistematico dei parametri vitali ogni 4 ore.

Il progetto di prevenzione – ideato per garantire una tutela di ospiti, operatori turistici e popolazione caprese durante la stagione turistica – si sta quindi rivelando efficace, in quanto ha consentito l’individuazione e la gestione di casi riferiti esclusivamente a turisti stranieri, quindi non residenti a Capri.

Il protocollo prevede anche altre forme di prevenzione, come lo screening sul personale delle strutture ricettive aderenti al progetto ogni 15/20 giorni, o sanificazione giornaliera degli ambienti, attività che sono state intensificate dopo la segnalazione delle positività. A disposizione degli alberghi anche un’auto elettrica e due operatori sempre attivi in caso di necessità. Personale e mezzi sono stati resi disponibili anche giovedì mattina per i soccorsi alle persone coinvolte nel disastro di Marina Grande insieme agli altri uomini della Bourelly.

L’obiettivo di Federalberghi, Bourelly Health Service e Beside attraverso il progetto “Safe Hospitality”, è soprattutto quello di sostenere la sopravvivenza delle imprese turistiche locali, di salvaguardare dei posti di  lavoro e di definire una politica di informazione sia interna alla struttura ricettiva che nei confronti degli ospiti trasparente ed efficace, anche attraverso l’uso di canali e strumenti digitali.

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