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Cara Pasqua, Federconsumatori: in vacanza solo una famiglia su 7

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“Buona” Pasqua? Assolutamente sì, stando alle previsioni delle associazioni del turismo organizzato, ma Federconsumatori vede il bicchiere mezzo vuoto. Crisi e maltempo, infatti, incidono sulle partenze, appena una famiglia su sette partirà e solo una su quattro mangerà fuori casa. Pesano i rincari di hotel e ristoranti, sia rispetto al 2023 che al weekend precedente. La montagna resta comunque una meta molto gettonata, con le piste ancora aperte in alta quota.

Riavvolgiamo il nastro ed entriamo nei dettagli, a partire dai forti rialzi rilevati dall’Onf – Osservatorio nazionale Federconsumatori – nei costi di alberghi e ristoranti nelle principali città d’arte nel weekend di Pasqua.

La vacanza pasquale, dunque, riguarderà circa 3,7 milioni di famiglie. Di questi oltre il 96% resterà in Italia, approfittando dell’ospitalità di amici e parenti, oppure scegliendo soluzioni low cost, come b&b, agriturismi o appartamenti in affitto.

Di conseguenza, è in forte contrazione anche il numero di famiglie che mangerà fuori casa, una su 4 tra Pasqua o Pasquetta, preferendo soprattutto agriturismi e ristoranti dalla cucina tradizionale. Per molti, inoltre, c’è il consueto pic nic o barbecue all’aperto.

Per quanto riguarda gli hotel, un pernottamento in camera doppia per 2 persone, con colazione compresa, è aumentato del 66% rispetto al fine settimana precedente. Identico discorso per i menu dei ristoranti: un pasto completo, per 2 persone costa mediamente il 12% in più. Facendo il confronto con la Pasqua 2023, gli hotel registrano un rincaro del 9%, i ristoranti dell’8%.

Gli aumenti si riflettono anche sulle tariffe dei trasporti: l’indagine ha rilevato incrementi medi del +20% sui treni, +55% sui pullman e +81% sui voli. Non proprio spiccioli.

Forse più che “Buona” Pasqua siamo al “Cara” Pasqua, l’incipit di un cahiers de doléances più che un augurio.

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