“Cara Spagna, ti prenoto”: parola agli agenti di viaggi
“Adelante, si puedes, con juicio”. Sì che si può. L’impennata dei costi non frenerà “l’invasione” italiana della Spagna, che resta una delle mete più gettonate per le vacanze estive. D’altronde a pronunciare l’iconica frase manzoniana è uno spagnolo, il gran cancelliere di Milano, Antonio Ferrer. Quindi “avanti” (con prudenza), ma sempre avanti. È la sintesi anche delle agenzie di viaggi che abbiamo consultato per sondare gli umori del pubblico dei viaggiatori.
Che Barcellona si confermi la città più cara della Spagna non è una novità, anzi. Che Madrid si sia messa sulla scia della grande rivale sì: la capitale, che aveva la fama di città alla portata di tutti, ha alzato il tiro e non poco, anche se riscuote sempre il massimo gradimento dei turisti italiani. In generale, il nord del Paese è più costoso rispetto al sud, ma è vero che ci sono zone molto più economiche e di grande bellezza: le Isole Canarie – di recente in piazza contro il turismo di massa – e la Costa del Sol, tanto per citare due aree rinomate. Ma è ora di cominciare il nostro tour in compagnia delle adv, varcando i Pirenei o arrivando via mare, per gli ultimi aggiornamenti sulla Spagna.
SE LA COSTA CONVIENE
I rincari sono innegabili, anche consistenti nelle grandi città, ma la Spagna “tira” sempre e resta a portata di portafoglio. Basta avere pazienza e saper scegliere, osserva Sara Maccagno, titolare di Iris Viaggi a Bra, in provincia di Cuneo: «La richiesta c’è, ma è un po’ frenata al momento per i prezzi. Le Baleari, in particolare, rispetto agli anni scorsi, hanno prezzi fuori mercato, benché siano ben collegate, almeno per quanto riguarda il nord».
Il rimedio c’è: «Noi stiamo riscontrando un maggior interesse, rispetto al passato, sulla costa, nel sud della Spagna. La vicinanza con Torino ci agevola, grazie ai numerosi collegamenti di Ryanair con Alicante, Malaga e Siviglia e, in quel caso, riusciamo a offrire pacchetti sicuramente più convenienti. Quindi, al cliente che mi chiede le Baleari – Minorca, ad esempio – di fronte a un prezzo inaccessibile propongo io l’alternativa e spesso va a buon fine».
Costa “on fire” allora. «Assolutamente sì. Le isole no invece e anche le città non sono economiche come una volta. Ricordo Madrid, con un rapporto qualità-prezzo ottimo negli anni passati, adesso a volte sono sconcertata da preventivi con costi davvero molto alti. Eppure la capitale era molto appetibile per i prezzi sino a poco tempo fa, al contrario di Barcellona, che è sempre stata un gradino più in alto. Evidentemente Madrid ora si è adeguata al rialzo».
LA RICHIESTA RESTA ALTA
Ariella Colantuono, agenzia di viaggi Arai Travel ad Arosio, una gemma in provincia di Como, veste per un istante i panni dell’imperatore Carlo V, che di Spagna è stato Re. «È una destinazione che non tramonta mai, è una meta molto richiesta – conferma – La Spagna va sempre di moda, anche quest’anno, nonostante i prezzi siano un po’ più alti rispetto all’Egitto o alla Grecia».
Questi rincari però sono una novità poco gradita. «Sì, assolutamente. Il fatto è che con la guerra la richiesta per l’Egitto si era un po’ fermata, ma ora fortunatamente è in ripresa. Le persone si erano spaventate per la situazione, che tocca anche il Mar Rosso, e hanno dirottato la loro attenzione verso Grecia e, appunto, Spagna. Non c’è dubbio che gli operatori del posto e le compagnie aeree ne abbiano “approfittato”. E i prezzi sono saliti». Le mete più richieste? «Le solite. Piuttosto che la costa, mi chiedono Barcellona e Madrid, andiamo sul classico».
ADDIO LOW COST
Facciamo una leggera deviazione a nord e sconfiniamo in Svizzera. Non troppo lontano, però, a Stabio, Canton Ticino. Qui c’è FeniceViaggi di Nadia Terzaghi. Località strategica dal punto di vista turistico, anche per la distanza dall’aeroporto di Malpensa, 53 km appena. «Infatti i nostri clienti – nota – partono sempre da lì. Differenze? Beh, il mercato svizzero è un po’ più organizzato del nostro, anche perché le ditte obbligano i dipendenti a pianificare le ferie con largo anticipo. Inoltre ci sono più vacanze e si possono sfruttare più ponti rispetto a noi grazie a quelle festività che invece sono state abolite in Italia».
Anche dall’osservatorio elvetico, la Spagna resta tra i Paesi in pole, ma i rincari si sentono: «C’è stata una forte impennata dei costi e spesso la qualità non è più al passo dei prezzi. Resta comunque una destinazione super richiesta, perché è vicina – due ore scarse di volo – e offre tanto: città d’arte, storia, fly and drive, mare, villaggi».
Dici mare e dici «Baleari ovviamente e poi le Canarie, anche se non si tratta del “tipico” mare e anche queste sono diventate molto care». Nadia ha un’idea precisa sul motivo degli aumenti: «Si aggirano sul 20-25%, soprattutto a causa delle compagnie aeree, low cost in primis, che ultimamente di low cost hanno poco. D’altronde da questo punto di vista c’è un forte monopolio, quindi più è grande l’offerta più si alzano i costi».
“FABBRICARE MULINI”
Per chiudere la carrellata di pareri di esperti del settore, scendiamo a Roccastrada, provincia di Grosseto. È la sede dell’Agenzia Straviaggi di Antonio Logozzo, che ribadisce i concetti già espressi dai suoi colleghi: è vero, la Spagna è meno economica di un tempo. «Indubbiamente è rincarata parecchio. Credo però che gli aumenti non riguardino solo la Spagna, basta guardarsi un po’ intorno. Una scelta alternativa? Andare in zone considerate poco turistiche e meno organizzate, lì è possibile trovare prezzi molto bassi».
A fare notizia è, in particolare, Madrid, fino a poco tempo fa una delle capitali “più economiche”. «Assolutamente sì, ma questo è un discorso relativo a tutte le città, specie dopo il Covid. Alberghi che prima trovavi tranquillamente a 100 euro, ora non li trovi più nemmeno a 150».
Eppure, nonostante tutto, arriba España! «La consiglio sempre, ci mancherebbe. Diciamolo: a noi italiani piace andare in Spagna e come agente di viaggi la caldeggio». L’avanzata dei prezzi, insomma, resta un fattore inequivocabile, ma la voglia di Spagna resta forte e trovare una vacanza per tutte le tasche è possibile eccome. Basta saperla cercare e muoversi nella giusta direzione. Perché, come scrive Miguel Cervantes nel Don Chisciotte: “Non puoi fermare il vento, ma devi sapere come fabbricare mulini”.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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