Caraibi travolti dall’uragano Beryl.
In allerta anche la Casa Bianca

Caraibi travolti dall’uragano Beryl. <br>In allerta anche la Casa Bianca
02 Luglio 12:37 2024 Stampa questo articolo

L’uragano Beryl si abbatte sui Caraibi e sale a categoria 5, la più alta nella scala delle tempeste tropicali, diventando “potenzialmente catastrofico” e provocando la cancellazione di molti voli e la chiusura di alcuni aeroporti nell’area.

Il ministero degli Esteri italiano avvisa, attraverso la sua piattaforma Viaggiare Sicuri, che in Messico, così come Martinica è “allerta meteo”. La tempesta tropicale investirà tali Paesi, per questo si invitano i connazionali alla “massima cautela, a seguire le disposizioni impartite dalle Autorità locali e a voler monitorare la situazione attraverso il National Hurricane Center“. Invito ad “attenersi scrupolosamente alle indicazioni di sicurezza” anche in Giamaica e alle Isole Cayman.

Beryl, dopo aver colpito le isole di Carriacou e Petite Martinique, dove le comunicazioni ora sono interrotte o risultano molto difficili e l’elettricità è saltata in diverse località, si è diretto verso Barbados per poi raggiungere lo Stato insulare di Grenada, dove ha fatto grandi danni. Distruzione anche sulla vicina isola di Santa Lucia, a nord di Grenada: qui le reti elettriche sono state danneggiate e tanti gli alberi abbattuti.

«In mezz’ora, Carriacou è stata rasa al suolo, almeno un morto è stato segnalato a St. Vincent e centinaia di case ed edifici sono stati danneggiati», ha detto in serata il primo ministro di Saint Vincent e Grenadine, Ralph Gonsalves, sottolineando che potrebbero esserci più vittime. «L’uragano Beryl ha lasciato dietro di sé un’immensa distruzione, dolore e sofferenza in tutta la nostra nazione in questo momento», ha concluso.

Anche Union Island, appena a nord di Grenada, è stata devastata, con rapporti che indicano che il 90% delle case è stato gravemente danneggiato. Nel frattempo, le autorità venezuelane hanno sospeso i trasporti navali e i voli interni verso gli Stati di Nueva Esparta e Sucre. Il ministro dei Trasporti, Ramón Velásquez, ha precisato che queste misure preventive sono «una garanzia della sicurezza operativa e del benessere della popolazione».

Secondo le previsioni del National Hurricane Center (Nhc) americano, Beryl dovrebbe continuare a spostarsi verso nord-ovest, raggiungendo la Giamaica e poi la penisola dello Yucatan, in Messico, verso le 2 di sabato. Ora è localizzato a sud-est di Kingston con venti massimi sostenuti di 260 chilometri orari.

Allerta anche alla Casa Bianca, dove il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo team hanno dichiarato che stanno «monitorando da vicino l’evoluzione dell’uragano Beryl» e lavorando «per garantire la sicurezza di tutti i cittadini americani nella regione».

È la prima volta nella storia che un uragano colpisce questa zona nel mese di giugno. Una tempesta così potente all’inizio della stagione degli uragani, che nell’Atlantico va dall’inizio di giugno alla fine di novembre, è infatti considerata estremamente rara. Tali fenomeni eccezionali, seppure assai distanti, fanno il paio con quelli che hanno investito il nord Italia e parte dell’Europa in queste ore, effettto – secondo molti – del dirompente cambiamento climatico.

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