È come sempre da Londra, dove è tornato in scena il Wtm in presenza, che rimbalzano nel mondo i nuovi trend di viaggio. Tendenze che quest’anno, viste le circostanze, assumono un carattere ancor più determinante.
Fa sorridere il trade una delle notizie emerse dall’Industry Report sul mercato britannico, tra i primi tre al mondo per volume di prenotazioni e viaggi: tra i consumatori torna, prepotente, la fiducia nella consulenza delle agenzie di viaggi, anche tra i più giovani e avvezzi al fai da te. Il 22% dei viaggiatori di età compresa tra i 35 e i 44 anni e il 21% di quelli tra i 18 ed i 24 anni hanno dichiarato di volersi rivolgere affidare a dei professionisti, ben informati su eventuali restrizioni e misure di sicurezza nelle destinazioni, per l’organizzazione e la prenotazione delle prossime vacanze.
Altro fenomeno: il calo di appeal della sharing economy nel travel, a favore del turismo organizzato. Il rapporto rileva che quasi un terzo dei viaggiatori (32%) prenoterà un pacchetto turistico tradizionale nel 2022, mentre la fetta di coloro che si rivolgeranno a piattaforme come Airbnb si ridurrà all’8%: molto meno rispetto al pre pandemia.
Sempre dal report emerge che affidarsi a un agente di viaggi “fisico” è sinonimo di sicurezza: ovvero viaggiare senza brutte sorprese. E proprio la confusione provocata dall’emergenza sanitaria spinge i consumer tra le braccia delle adv, meglio ancora se dotati di una certa destrezza tecnologica.
Le mete top per i britannici? L’Italia resta nell’iperuranio, preceduta da Spagna e Francia, e seguita da Grecia e Stati Uniti, destinazioni prescelte per le vacanze 2022.
L’ottimismo è palpabile anche nelle risposte dei 700 professionisti del travel interpellati nell’Industry Report: la maggior parte ritiene che le vendite, il prossimo anno, potrebbero addirittura superare le perfomance commerciali del 2019, anno di riferimento per la ripresa del settore. Altra importante tendenza è la sostenibilità: il 60% degli operatori ritiene che questa sia la massima priorità, seguita dalla sicurezza sanitaria.
La spinta del travel sul green è stata anche al centro del Summit dei ministri organizzato al Wtm dal’Unwto e dal Wtm, nelle stesse ore in cui a Glasgow andava in scena il Summit sul clima delle Nazione Unite, dove l’industria turistica si è ritagliata la sua fetta di protagonismo con una Dichiarazione d’intenti sul delicato tema del turismo sostenibile.