Il dossier sulla corsa dei prezzi che sta interessando il trasporto aereo da diversi mesi è finalmente approdato al governo, dopo le numerose denunce delle associazioni delle agenzie di viaggi e del turismo professionale italiano.
Durante l’ultimo fine settimana, infatti, il Garante per la sorveglianza sui prezzi, Benedetto Mineo, su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha scelto di convocare per domani, martedì 4 luglio, i rappresentati delle principali compagnie aeree che effettuano voli sulle tratte nazionali per comprendere meglio la dinamica dei prezzi, la situazione attuale, il comportamento dei vettori e le contromosse che possono essere intraprese.
Le compagnie in oggetto – secondo i dati Enac sul trasporto aereo 2022 – dovrebbero essere sicuramente Ryanair, Ita Airways, easyJet e Wizz Air (i quattro big player sul domestico per numero di passeggeri trasportati) ma non ci sono ancora conferme ufficiali su chi siederà al tavolo e quanti vettori sono stati convocati.
La reazione di Fto
La mossa di “Mister Prezzi” a Fto Confcommercio piace, ma ciò che l’associazione ribadisce è il bisogno di varare un’azione parallela che tuteli anche gli operatori del turismo organizzato.
«Finalmente le istituzioni si stanno accorgendo dell’anomalia che nasce dall’incrocio tra le distorsioni sul mercato aereo italiano e forme di speculazione che puntano adesso a scaricare di colpo sugli utenti gli effetti negativi di tre anni di Covid – ha dichiarato il presidente Franco Gattinoni – Ecco perché è arrivato il momento di convocare un tavolo organico con tutti gli attori della filiera turistica. Bene la mossa di Mister Prezzi, ma oltre ai consumatori va garantito anche il riconoscimento delle prerogative degli operatori che vengono da essi delegati all’organizzazione di un viaggio. Chiediamo dunque di essere ascoltati per poter dare il nostro contributo».
«Secondo i dati Iata a giugno abbiamo avuto quasi un dimezzamento della media del prezzo del jet fuel rispetto a un anno fa. E un 25% in meno soltanto da inizio anno. Dunque – ha aggiunto Gattinoni – pesa l’oligopolio delle low cost sul mercato italiano dei cieli, che diventa monopolio su alcuni scali e tratte strategiche. Dobbiamo inoltre stigmatizzare la scarsa trasparenza sui prezzi, che lievitano fortemente con i servizi aggiuntivi come l’imbarco del bagaglio, la priorità sul checkin o la prenotazione del posto a sedere. E infine ribadiamo la scarsa collaborazione con operatori e professionisti dell’organizzazione dei viaggi».
L’estate scorsa, «eravamo alla prese con il far west dei disservizi, dei ritardi e delle cancellazioni selvagge – ha concluso il presidente Fto – quest’anno vediamo un’impennata dei prezzi del tutto ingiustificata che mette in difficoltà gli utenti e gli agenti di viaggi che sono accanto a loro in modo professionale, attento e trasparente».
L’indagine Federconsumatori
Secondo quanto rilevato in questi giorni dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, inoltre, i prezzi delle compagnie low cost sono superiori rispetto a quelli dei voli di linea. “I costi sono più cari, mediamente, del +8% sulle tratte nazionali e del +22% sulle tratte internazionali”. Ma gli aumenti non risparmiano nemmeno le compagnie di linea. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio, infatti, il costo medio di un volo rispetto al 2022 “aumenta quest’anno del +26,3%, con picchi del 54% sulle tratte nazionali (Milano-Olbia) e del +52% (Milano-Londra) sulle tratte internazionali prese in esame”.