Confrontare per credere: volare in Italia continua a essere più conveniente rispetto ad altri Paesi europei, anche se il costo dei biglietti aerei, quest’anno, è aumentato di più rispetto al tasso d’incremento registrato in Germania, Francia e Uk. È l’analisi compiuta dal Corriere della Sera, che dopo le note polemiche scatenate dal caro voli in Sicilia e Sardegna, ha messo a confronto le tariffe medie in classe economy (tasse comprese) dei primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2022, in otto Paesi europei. Nel paragone, che ha riguardato sia le compagnie aeree tradizionali che le aerolinee low cost, sono stati esclusi i costi di determinati servizi come l’imbarco prioritario, il bagaglio in stiva e la scelta del posto a bordo, voci di costi supplementari che presentano differenze troppo sostanziali per poter compiere poi un confronto equilibrato.
Ebbene, sui voli nazionali di sola andata è la Francia il Paese europeo più caro con una tariffa media di 95 euro, seguita dalla Germania con 92 euro, dal Regno Unito con 85 euro e dalla Spagna con 62 euro, mentre l’Italia figura tra gli stati più convenienti con una tariffa media di 54 euro. Sorprende, invece, il confronto sugli aumenti delle tariffe medie di quest’anno (da gennaio a settembre) rispetto allo stesso periodo del 2022, perché qui l’Italia fa segnare l’incremento più alto, +27%, rispetto al Regno Unito (+29%) e alla Francia (+25%), mentre in Germania l’aumento nell’arco di un anno è stato di appena il +3%.
Sui voli europei, invece, è l’Olanda ad aver avuto le tariffe media più costose, 135 euro, seguita dalla Grecia (132 euro) e dalla Germania, con 124 euro e la Francia con 107 euro. L’Italia, ancora una volta, figura tra le più convenienti con una tariffa media addirittura al di sotto dei cento euro (81 euro). E anche nel caso dei voli europei l’analisi del Corsera ha accertato che nel raffronto tra quest’anno ed il 2022, l’Italia è risultato il Paese con l’incremento tariffario più vistoso (+30%), davanti a Olanda (+24%), Francia (+18%), Spagna e Germania (+15%).
L’analisi comparativa sulle tariffe medie economy segue di pochi giorni la polemica sul caro voli per la Sicilia (vedi L’Agenzia di Viaggi Magazine del 21 novembre) che in ottobre presentava picchi fino a 400 euro a tratta; un’esagerazione talmente palese da indurre l’Antitrust ad avviare una indagine, viste anche le vibranti proteste di un’associazione di categoria delle agenzie di viaggi rappresentativa come la Fiavet. Una serie di eventi che però hanno contribuito a calmierare già nei giorni successivi i prezzi per i residenti: da una simulazione riportata dal nostro giornale, infatti, in talune date si trovano ancora per dicembre biglietti a 80 euro con Ryanair o a 100 euro con Aeroitalia, e la stessa Ita Airways, sulla tratta Milano Linate/Palermo a/r propone tariffe a 97 euro. Questa almeno l’analisi del Corsera, da appurare con il beneficio dell’inventario.