Caro voli in Europa, Iata: «Tariffe sotto i livelli d’inflazione»
Difesa d’ufficio della Iata nella vicenda del caro-tariffe aeree: secondo il suo monitoraggio sugli ultimi mesi, i viaggiatori in Europa stanno beneficiando di prezzi dei voli inferiori all’inflazione, mentre il mercato continua la sua ripresa post-Covid.
Gli ultimi dati sul traffico mostrano infatti che i vettori europei sono in leggero calo solo del 3,6% rispetto al picco del 2019, mentre sul versante tariffario da giugno le tariffe aeree medie in Europa erano più alte di circa il 16% rispetto a quelle pre-pandemia, ma decisamente inferiori rispetto all’indice medio dei prezzi al consumo che è risultato al 20% rispetto al periodo pre-pandemico.
«Il trasporto aereo europeo – ha commentato Willie Walsh, direttore generale Iata – continua a registrare una forte ripresa ed è sulla buona strada per superare il parametro di riferimento del 2019 nel 2024. La competitività del mercato del trasporto aereo europeo sta mantenendo l’inflazione delle tariffe aeree al 16%, ovvero quattro punti percentuali al di sotto degli aumenti che abbiamo visto nel periodo precedente. Considerando l’estrema volatilità dei prezzi del carburante per aerei e l’aumento degli stipendi della forza lavoro, questo è un risultato significativo ed è in contrasto con le tariffe in continuo aumento imposte dai nostri fornitori di infrastrutture».
Rispetto al versante tariffario delle compagnie aeree, ciò che secondo Iata dovrebbe preoccupare non poco sono i rialzi nelle tariffe aeroportuali: recentemente la Caa del Regno Unito ha approvato un aumento del 56% delle tariffe di Londra Heathrow e un aumento del 26% per Nats, ovvero il fornitore di servizi di navigazione aerea Uk, nonostante il fallimento del servizio quest’estate che ha fatto segnare picchi di congestionamento e caos negli scali. E anche nei Paesi Bassi, all’aeroporto di Schiphol di Amsterdam, nonostante abbia subito interruzioni del servizio, è stato concesso un aumento del 37%.
Nella nota ufficiale Iata sottolinea come “le autorità di regolamentazione svolgono un ruolo cruciale nel creare le condizioni in cui la concorrenza tra le compagnie aeree ha potuto prosperare. I regolatori europei possono prendersi il merito di aver garantito una regolamentazione leggera dei consumatori che ha consentito alle compagnie aeree di creare un’enorme scelta e flessibilità per i consumatori disaggregando il pacchetto di viaggio. Inoltre, la regolamentazione europea sugli slot ha creato un equilibrio tra orari coerenti e allo stesso tempo ha aumentato l’accessibilità per le nuove compagnie aeree concorrenti”.
Per Iata, poi, è altrettanto importante che le autorità di regolamentazione riconoscano dove potrebbero migliorare le condizioni competitive. Due passaggi chiave sono una regolamentazione più severa dei fornitori di infrastrutture monopolistiche, per ridurre le tariffe. E in seconda battuta la riforma del regolamento sulla protezione dei consumatori EU261, per garantire un’applicazione più coerente dei suoi obiettivi e una più equa condivisione delle responsabilità lungo la catena del valore dell’aviazione.
«La ripresa del mercato europeo del trasporto aereo – conclude Walsh – sta portando con sé condizioni di mercato ancora più competitive. I consumatori lo vedranno con più rotte e più compagnie aeree tra cui scegliere. In totale, l’anno scorso sono nate in Europa 20 nuove compagnie aeree. Questo è importante perché un mercato del trasporto aereo più competitivo renderà l’Europa un luogo più competitivo per fare affari».