Caro voli, scatta l’allarme per le consegne-lumaca

Caro voli, scatta l’allarme per le consegne-lumaca
27 Marzo 15:22 2025 Stampa questo articolo

L’offerta aerea insegue con crescente affanno una domanda che in talune aree aumenta a doppia cifra e il mercato è destinato a essere scosso da un’ondata di rincari tariffari. È lo scenario prospettato dal recente studio realizzato da Oliver Wyman, società di consulenza statunitense, che ha analizzato i trend nel settore aviation.

I dati più eclatanti, anticipati sul Sole 24 Ore, non lasciano spazio a dubbi: l’aviazione commerciale crescerà a un ritmo del 2,8% all’anno per i prossimi 10 anni, con due fortissimi driver rappresentati dall’India e dall’Europa dell’Est. La flotta globale nel mondo passerà dai 28mila aerei attuali (dato del 2024) a circa 38mila entro il 2035. Ma ciò che rallenta i trend di crescita e preoccupa analisti e player del comparto è la produzione annuale di aeromobili che sarà inferiore alle consegne previste fino al 2030, con 2mila aeromobili prodotti in meno rispetto a quelli ordinati.

Situazione ben fotografata con emblematici esempi delle due principali case costruttrici nel mondo: Airbus, che si è impegnata a produrre 75 A320 al mese entro il 2027. Ma alla fine del 2024, l’azienda europea aveva raggiunto un tasso di produzione mensile di soli 47 modelli, più dell’11% in meno rispetto al picco di 53 del 2019. Secondo l’azienda, la minore produzione è dovuta a ritardi nella catena di fornitura e alla carenza di lavoratori. Dall’altra parte dell’Oceano la Boeing sta producendo aerei a fusoliera stretta a un livello ben inferiore al picco, registrato nel 2018, di 52 aerei al mese, e inferiore all’obiettivo dichiarato di 56 velivoli al mese.

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Andrea Lovelock
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