Carte di credito, la mossa di British:
fee del 5% per le agenzie
La reso 890 di Iata sui pagamenti tramite carta di credito continua a preoccupare la distribuzione e, ancora una volta, è uno dei grandi gruppi del trasporto aereo a farsi capofila di una ennesima cambio di paradigma.
Dal 1° giugno 2018, infatti, British Airways (Gruppo Iag) ha annunciato che applicherà un debit memo del 5% sul pagamento di biglietteria con la carta di credito dell’agenzia. La notizia viene direttamente dalla convention di Gattinoni Mondo di Vacanze svoltasi lo scorso weekend all’Ethra Reserve Bluserena di Castellaneta Marina e l’annuncio ha ovviamente amareggiato gli agenti presenti.
La fee del 5%, che è a tutti gli effetti un aggravio dei costi scaricato sulla distribuzione, verrà esteso anche per le prenotazioni con l’altra grande madre del gruppo Iag, ovvero Iberia. «Appresa la notizia tramite comunicazione ufficiale di British abbiamo subito contatto le altre tmc per discutere sul da farsi – ha commentato il direttore commerciale di Gattinoni Mdv, Eros Candilotti – Vogliamo risolvere questo problema che penalizza il nostro lavoro, cercheremo quindi di incontrare le compagnie aeree, la Iata e le banche. Così non va bene».
Continua a creare confusione e scalpore, quindi, la resolution Iata che rimette in dicussione le transazioni tra adv e compagnie aeree. La norma, secondo alcuni interpretata come una vera e propria abolizione dei pagamenti tramite carta di credito delle agenzie (non si applica sulle carte personali dei clienti) sancisce che gli agenti potranno utilizzare le proprie carte di credito solo “previa ed esplicita autorizzazione delle singole compagnie aeree, con la quali si stipula un accordo di servizio”.
Appare evidente, quindi, come sia improbabile il processo che vede singole agenzie chiedere il permesso per l’utilizzo delle carte di credito a ogni compagni aerea con cui volesse stipulare l’accordo. Questi e altri motivi hanno spinto lo stesso Candilotti a un commento di fantozziana memoria, ovvero, la reso 890 sarebbe una «cagata pazzesca».
Se la mossa rientra nel pacchetto di risoluzioni che prevede l’implementazione del New Gen Iss – «farebbero prima a chiamarlo Bsp con pagamento immediato» sottolinea Candilotti – è vero pure che questa operazione è una ennesima stoccata delle compagnie aeree alle agenzie di viaggi attuata senza nemmeno provare a sentire la controparte.
Come è stato per la fee applicata sulle prenotazioni tramite gds per favorire l’utilizzo del nuovo linguaggio Ndc ci si aspetta ora che altri vettori intraprendano simili mosse. Già Air Europa in Spagna, dallo scorso 26 marzo, applica un sovrapprezo pari all’1,5% a tutti quegli agenti che pagano la biglietteria aerea con carta di credito aziendale attraverso il Bsp di Iata su circuiti Visa, American Express e Mastercard.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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