CartOrange è alla ricerca di 150 consulenti di viaggio da inserire in tutta Italia. Scendendo nel dettaglio, ci sono 30 posizioni aperte in Piemonte, Val d’Aosta e Liguria, 20 tra Lombardia e Veneto, 20 in Toscana ed Emilia Romagna e 23 tra Lazio, Campania e Puglia.
«Abbiamo capito, già dalla fine degli anni ’90, le potenzialità delle figure consulenziali, capaci di proporre vacanze tailor made – ha spiegato Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange – Con il tempo abbiamo consolidato la nostra leadership in questo settore e oggi anche in Italia altre realtà stanno tentando di seguire il nostro modello di successo. Nel 2016 abbiamo tagliato il traguardo dei 500 consulenti in tutto il Paese, ai quali offriamo prima di tutto formazione qualificata attraverso i percorsi della nostra Travel Academy».
Lo scorso anno, il volume d’affari dell’azienda made in Italy è aumentato del 10% rispetto al 2015. Un trend che sembra destinato a continuare se si pensa che, secondo quanto emerso dal New York Times Travel Show, negli Usa è già avvenuto il sorpasso dei consulenti di viaggio sulle adv tradizionali.
«Il dato degli Stati Uniti è indicativo, ma deve essere preso con le necessarie distinzioni – ha precisato Romano – Il mercato americano è molto diverso da quello europeo e la professione, oltreoceano, può essere svincolata da un’agenzia di viaggi. Questo non è assolutamente possibile in Italia, in quanto per essere consulenti, infatti, si deve necessariamente lavorare per un’adv».