Continua a crescere la domanda di affitti brevi nel mercato italiano, che nonostante lo scenario internazionale, la pandemia e il caro energia si confermano tra i protagonisti del settore hospitality in vista di Pasqua e dell’estate 2022.
La conferma arriva dall’analisi del Centro Studi dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (Aigab) che, numeri alla mano, fotografa uno scenario positivo per gli operatori del turismo professionale in appartamento: se nel 2020, primo anno di pandemia, si era registrato un crollo del 96% delle prenotazioni rispetto al 2019 e nel 2021 soltanto una crescita appena abbozzata del valore di una volta e mezzo rispetto ai volumi del 2020, i volumi relativi a Pasqua 2022 sono ben 17 volte superiori a quella del 2021 e il doppio del 2019.
«Nonostante la guerra, la pandemia e il caro energia – fa sapere il presidente di Aigab, Marco Celani – i proprietari degli immobili che gestiamo credono sempre di più nella gestione professionale delle case vacanza e, sul fronte di chi viaggia, registriamo che le persone hanno il desiderio di muoversi e passare le prossime feste in luoghi diversi dalle residenze abituali. In particolare colpisce l’incremento del ticket medio di spesa, aumentato di 2,6 volte rispetto al 2019».
«Ci aspettiamo un ulteriore aumento del volume delle prenotazioni da qui a Pasqua e siamo pronti a gestire come sempre anche arrivi sotto data», aggiunge Michele Ridolfo, vicepresidente Aigab.
Ma come è variata la nazionalità dei turisti che scelgono case italiane per la prossima Pasqua e si orientano soprattutto verso città d’arte (Roma in testa) e mete di mare grazie alle aperture della stagione in Puglia, Sicilia e Sardegna? I dati del Centro Studi Aigab raccontano che se nel 2019 circa la metà dei viaggiatori erano italiani, si sale al 60% nel 2022, mentre si assottiglia la percentuale dei turisti extra-europei. Aumenta poi la penetrazione dei turisti di prossimità come tedeschi, svizzeri e francesi, tutti tradizionalmente intorno al 5%: i tedeschi salgono all’11%, i francesi all’8% e gli svizzeri al 6%.
Stando ai numeri di Pricelabs per Aigab, importanti performance arrivano dunque da città d’arte come Roma, Firenze o Venezia.
A Roma, secondo Pricelabs che supporta gli operatori degli affitti brevi nella gestione dei prezzi dinamica proprio come avviene per hotel o compagnie aeree, le entrate medie per appartamento sono state di 2.143 euro al mese per il primo trimestre del 2022, contro i 697 euro al mese del primo trimestre 2021; lo stesso a Firenze (1.100 euro al mese per il primo trimestre del 2022 contro 311 euro al mese per lo stesso periodo del 2021) e Venezia, dove lo stacco è ancora maggiore: 1.961 euro al mese per il primo trimestre 2022 contro 358 euro del primo trimestre 2021.
Prenotazioni più che raddoppiate rispetto al 2021 anche secondo Fabrizio Begossi, ceo Casevacanza che supporta Aigab: «Una dimostrazione della grande voglia di viaggiare da parte di italiani e soprattutto stranieri che aumentano del 50% rispetto allo scorso anno e del consolidarsi della loro preferenza per gli alloggi alternativi, specialmente in destinazioni non urbane, rispetto ad altre forme di ricettivitа».