by Redazione | 15 Giugno 2020 13:20
Arrivano i primi segnali positivi per il turismo diffuso. Dopo tre mesi di fermo, infatti, ripartono le prenotazioni di case vacanza e bed & breakfast, in particolare per il mese di agosto, anche se a ritmo ridotto a causa del crollo della domanda straniera per via del coronavirus. È quanto emerge da un sondaggio condotto tra i propri associati da Aigo, l’associazione che riunisce le imprese dell’ospitalità diffusa Confesercenti.
Le operazioni di sanificazione condotte dagli operatori e i protocolli di sicurezza antivirus iniziano ad avere un effetto positivo sulla fiducia dei viaggiatori, che sembrano preferire case vacanze e b&b proprio per ridurre il rischio di contatti con estranei.
Cresce la richiesta per ville e appartamenti con ingresso autonomo e, tra le mete, si assiste a un recupero più solido per le località montane, di campagna e balneari, in particolare quelle percepite come meno affollate.
«Torniamo a registrare primi cenni di vita, anche se la ripresa è ancora molto lontana: i tre mesi di primavera del 2020 sono stati tragici, 22 milioni di presenze turistiche in meno e una perdita di 1,6 miliardi di euro di fatturato – spiega Claudio Cuomo, presidente di Aigo Confesercenti – B&b e case vacanza hanno iniziato a registrare una ripresa delle prenotazioni, anche se il movimento di giugno è decisamente lento e le tariffe giornaliere mediamente più basse rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tra gli operatori c’è tanta voglia di tornare alla normalità e difendere l’opportunità di lavoro che si sono costruiti e che, nonostante la catastrofe che ha investito il turismo, fino ad ora non ha ricevuto sostegni adeguati».
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