Presa di posizione di Federalberghi nei confronti del Consiglio dei ministri, che ha impugnato la legge della Regione Lombardia che istituiva il codice identificativo da assegnare a case e appartamenti per vacanze.
“Se l’Italia aspira veramente adessere un grande Paese turistico, deve smetterla di censurare le buone prassi e iniziare a imitarle. Auspichiamo – scrive l’associazione degli albergatori in una nota – che la Corte Costituzionale respinga senza esitazioni la richiesta del governo e metta fine a questo interminabile gioco dell’oca, in cui lo Stato lascia campo libero agli abusivi facendosi scudo dietro la competenza esclusiva delle Regioni in materia di turismo, salvo poi intervenire per censurare l’operato di quelle Regioni che tentano di mettere ordine in questo caos”.
Per Federalberghi, infatti, il codice istituito dalla Regione Lombardia poteva essere un primo, importante tentativo di regolamentare un ambito tuttora in balìa dell’abusivismo.
“Dopo la decisione del Consiglio dei ministri – concludono gli albergatori – abbiamo assistito ad alcune manifestazioni di giubilo che la dicono lunga sulle reali intenzioni delle lobby che stanno lavorando con tutti i mezzi per contrastare l’applicazione di qualsiasi regolamentazione in materia di pubblica sicurezza, tutela del consumatore, equità fiscale e concorrenza leale”.