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Caso Malta, i chiarimenti dell’Ente del turismo

Il caso dei 120 studenti italiani tenuti in quarantena sull’isola di Malta ha portato il Paese ad aggiornare costantemente le norme di ingresso, con un inasprimento e un successivo e repentino allentamento delle restrizioni: prima l’ingresso consentito ai soli vaccinati, poi – per non andare in netto contrasto con le regole Ue – la richiesta di quarantena per i non vaccinati.

Da qui l’esigenza da parte di Malta Tourism Authority (Mta) di chiarire la propria posizione soprattutto al comparto turistico italiano, perché “il momento è delicato e non è possibile pregiudicare la stagione estiva che sta proseguendo in sicurezza e a pieno ritmo”.

A far chiarezza è Johann Buttigieg, chief executive officer di Malta Tourism Authority: «Malta è, ad oggi, il paese dell’Ue con le migliori prestazioni per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid-19, con oltre il 78% della popolazione completamente vaccinata e con l’84% degli adulti che ha ricevuto la prima dose di vaccino. Abbiamo anche iniziato a vaccinare i giovani di età pari o superiore ai 12 anni e nei prossimi giorni inizieremo a gestire i centri di vaccinazione walk in. Attualmente, ci sono circa 1.000 casi positivi, di cui sette in ospedale. Ma, di tutti gli attuali positivi, l’85-90% sono persone che provengono dall’estero non vaccinati (turisti e lavoratori). Come hanno affermato più volte le autorità sanitarie maltesi, la situazione Covid-19 a Malta è sotto controllo, così come il tasso di mortalità, molto basso. Ed è alla luce di questi dati che abbiamo il preciso compito di impegnarci per garantire che Malta rimanga una destinazione sicura per tutti».

In merito agli studenti attualmente in quarantena, Buttigieg sottolinea che «Mta si sta occupando di assistere gli studenti coprendo le spese di alloggio e assicurando che, attraverso il monitoraggio costante da parte delle autorità sanitarie, abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno. Ma, come avviene nella maggior parte dei paesi europei, è pratica comune e normale che i turisti che risultano positivi durante la loro visita non siano autorizzati a viaggiare e debbano trascorrere un periodo prestabilito di quarantena obbligatoria. Anche le persone a diretto contatto con tali persone positive devono trascorrere un minimo di 14 giorni in quarantena preventiva. Stiamo applicando una procedura condivisa con la Ue».

La direttrice di Mta Italia Ester Tamasi aggiunge: “Le procedure di quarantena sono esattamente in linea con la normativa europea. I ragazzi sono seguiti e stanno bene e a fine quarantena torneranno a casa. Non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di un piccolo arcipelago, dall’ecosistema fragile, che si è distinto per l’efficacia della propria campagna vaccinale e non è un caso che il 90% dei positivi siano persone che provengono dall’estero. È fondamentale che tutti seguano le norme e che la salute di tutti, turisti e residenti, venga tutelata in modo da proseguire questa stagione estiva nel migliore dei modi possibile. Noi di Mta siamo a disposizione dei nostri partner preferenziali, operatori e agenzie di viaggi, per rispondere a tutti i dubbi e alle richieste del caso».

Per gli aggiornamenti in merito alle procedure di entrata nel Paese: visitmalta.com/covid-19.

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