Caso Visibilia, seconda richiesta di rinvio a giudizio per Santanchè
È arrivata dalla Procura di Milano la seconda richiesta di rinvio a giudizio per la ministra del Turismo e senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Garnero Santanchè: sotto la lente l’ipotesi di falso nei bilanci della sua ex società Visibilia. Già a inizio maggio era stato chiesto il processo per truffa allo Stato su 126.000 euro di cassa integrazione Covid a zero ore dei dipendenti.
“I pm – riporta Il Corriere della Sera – contestano la falsità delle comunicazioni contabili 2016-2020 di Visibilia Editore Spa, cioè della società quotata della quale dal 2016 fino al 13 gennaio 2022 Santanchè era stata presidente (poi sostituita dal compagno Dimitri Kunz), e nella quale aveva progressivamente diluito le quote”.
La richiesta di processo è per 17 persone, tra le quali Kunz e l’ex compagno Giovanni Canio Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia.
L’udienza preliminare, nella quale la giudice Tiziana Gueli dovrà decidere se accogliere o no la richiesta di processo per l’ipotizzata truffa allo Stato, era stata fissata al 9 ottobre. Per il filone sul falso in bilancio il fascicolo andrà a un altro giudice che fisserà un’altra data, sempre in autunno. È ipotizzabile, ma non certa, l’unione dei due filoni.
Sulla possibilità di andare a processo, Santanchè si era detta ottimista, esprimendosi in questi termini: «Male non fare, paura non avere. La possibilità di un rinvio a giudizio è un’accusa. Sono confidente che questo non succederà».