Casse vuote per Alitalia, Leogrande convoca i sindacati
Sono davvero ore decisive per Alitalia che non avrebbe più liquidità per pagare gli stipendi a fine febbraio: sarebbe questa emergenza di cassa ad aver indotto il commissario Giuseppe Leogrande a convocare d’urgenza i sindacati. Di certo a fine gennaio – stando anche alla dichiarazioni di Leogrande nel corso delle ultime audizioni parlamentari – nella casse di Alitalia c’erano meno di 70 milioni di euro.
Tutto questo mentre da Bruxelles la commissaria Ue Margrethe Vestager deve decidere se dare via libera ad un ulteriore erogazione di liquidità pubblica di almeno 70 milioni di euro che servirebbero a tenere a galla la compagnia aerea nei quattro mesi previsti per il passaggio di consegne a Ita. Ma l’orientamento europeo sarebbe quello di ridurre perfino a 20 milioni di euro l’esborso della terza tranche.
Ma gli interrogativi dell’Unione Europea sono molteplici: non sono state ancora rese note le reali reazioni alle risposte che il management Ita ha fornito per il decollo della newco dopo la “lettera dalle 100 domande” inviata da Bruxelles, inoltre c’è il malumore della commissione Ue circa il mancato piano di rientro dei 1,3 miliardi di euro di prestiti-ponte che Alitalia ha incassato negli ultimi anni e sui quali – salvo smentita – non ha nemmeno restituito le quote-interesse al Mef.
Di certo quello di Alitalia-Ita sarà uno dei dossier più scottanti per il presidente del consiglio designato, Mario Draghi, visto che tra le priorità e condizioni poste per il suo incarico c’è proprio la volontà di dar vita ad un esecutivo europeista, sgombrando quindi il campo di possibili forti attriti nei rapporti con la Ue.